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Dio benedica la Champions! L'isola felice di questa Inter di Ranieri. La musichetta europea fa sparire paure e dubbi e la squadra gioca in maniera più serena senza soffrire granchè. La vittoria è necessaria come il pane, non importa come arriva ma la cosa fondamentale è trovarla.LIETI RITORNI. Il ritorno di Thiago Motta nel mezzo riesce a far quadrare il centrocampo interista, mentre quello di Walter Samuel ridona alla difesa la sicurezza smarrita. Se poi 'the wall' decide anche di fare gol in sostituzione degli attaccanti, meglio ancora. La rabbia sprigionata dopo la prima segnatura è il simbolo di questa Inter che ha una voglia matta di ritrovarsi e tornare ai veri fasti di un tempo. La coppia centrale sembra funzionare a meraviglia, sino a quando non commette l'unica sbavatura che permette a De Melo di accorciare le distanze. Non è una novità, ma Samuel vale leggermente di più rispetto a Chivu centrale, che stasera sulla fascia fa comunque una partita ordinataFINITO. E' la parola che fa rima con Milito sino a quando non riesce finalmente a sbloccarsi e segnare il secondo gol della sua squadra. Prima però riesce a sbagliarne uno che forse è ancora più clamoroso rispetto a quello di Bergamo. Il vero Milito avrebbe buttato la palla in rete anche ad occhi chiusi. Un gol questo che comunque gli tira su il morale e gli evita un nuovo blocco psicologico come quello avvenuto l'anno scorso. Per parlare del ritorno del vero Milito ci vorrà ancora molto tempo, ma metterla dentro è un buon viatico.HAZARD(O). Un azzardo paragonare il belga a Wesley Sneijder. Se è realmente quello visto stasera non vale la pena spendere 30 mln di euro per un nuovo Quaresma. Finte, controfinte, dribbling fini a se stessi, ma quando è il momento di fare qualcosa di concreto si perde. Non emerge e non fa fare il salto di qualità alla sua squadra. Non sembra essere un trascinatore, ma forse è stata solo una serata storta. Prima di disperdere fondi ed energie per puntare tutto su di lui, meglio ponderare.
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