Di evidente qui c’è solo una cosa. Non è un paese per quelli come Michele Serra. Scriveva Serra, in una recente “amaca” di lapidaria e fulgente natura, che avrebbe bisogno di un “decreto interpretativo” che gli chiarisse ( a lui, come a noi) perché ha sempre pagato le tasse, perché passa con il verde e si ferma con il rosso, perché se un tribunale lo convoca non ha legittimi impedimenti da opporre. La lista dei perché è evidentemente destinata a dilungarsi e ognuno di noi ci potrebbe aggiungere piccoli momenti di onestà civica, sorprendendosene. Nella res politica, come nel calcio c’è un evidente spazio per le cialtronaggini. Due contesti che molto spesso si specchiano e si piacciono nei loro orgogliosi riflessi da tamarri padroni della giungla. Vince quello che la spara più grossa e guai a contestarlo. E’ un atteggiamento passato di moda, quello di contraddire chi si perde nelle contraddizioni. Ma sì, lo fanno tutti. E allora se anche voi siete dei cittadini che sperano in un futuro migliore, che non ne possono più di leggere di feste bunga bunga (alle quali peraltro non siete stati nemmeno invitati), che invece di seguire un servizio sulla situazione in Libia dovete sorbirvi l’ennesimo aggiornamento sull’ennesima relazione interrotta tra un calciatore e una velina, ecco per tutti voi la speranza è in evidente stato di peggioramento. E in tutto questo c’entra anche il calcio. Aggiungerei che politica e calcio non sono mai stati così vicini e pertinenti. Fatevi un giro sul sito del governo. No, non fatelo se volete capire a che punto siamo sulla questione di bombardare la Libia o sullo stato della disoccupazione in Italia. Fatelo con un altro spirito. Si legge in una precisazione di Palazzo Chigi che in merito a quanto riportano erroneamente alcune agenzie di stampa, il Presidente Silvio Berlusconi si è ben guardato dall’esprimere un pronostico sullo scudetto al Milan anche per evidenti ragioni scaramantiche. Vi prego di riflettere con la massima serietà sulle evidenti ragioni scaramantiche. Palazzo Chigi. Il sito del governo. Non www.quibarsport.com. Come direbbe il buon José è probabile che moriremo senza ricevere una risposta in cambio. Ma non per questo smetteremo di farcela, quella sacrosanta domanda. Perché? Perché? Perché?
editoriale
Perché?
Di evidente qui c’è solo una cosa. Non è un paese per quelli come Michele Serra. Scriveva Serra, in una recente “amaca” di lapidaria e fulgente natura, che avrebbe bisogno di un “decreto interpretativo” che gli chiarisse ( a lui, come...
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