editoriale

“Piccoletto ciccione indonesiano”: se questa è ironia “signora” Christillin. Ps:comunque i Samurai sono giapponesi

Giovanni Montopoli

Che i tifosi bianconeri abbiano un concetto dell’ironia tutto loro è oramai conclamato. Sagaci e sottili portatori del verbo, riescono in ogni occasione a tirar fuori il meglio dalle parole che spendono in lungo e largo per contestualizzare...

Che i tifosi bianconeri abbiano un concetto dell’ironia tutto loro è oramai conclamato. Sagaci e sottili portatori del verbo, riescono in ogni occasione a tirar fuori il meglio dalle parole che spendono in lungo e largo per contestualizzare qualunque cosa.

Da Giacartone (dai, su, era una battuta) al pensiero rivolto da Andrea Agnelli a Massimo Moratti dopo le dimissioni da presidente onorario, interista che “per amore, solo per amore ha accettato per la propria società uno scudetto non suo”.

Non fate i bacchettoni, anche questa era una battuta. Tra le altre cose, Tuttosport (nell’edizione di domenica) ci informava di come Moratti non sia rimasto infastidito da tale uscita ANZI, “annoverata tra gli amichevoli sfottò”.

Insomma, non possiamo sempre pensar male. In fondo io di tifosi juventini ne conosco, e alcuni – dopo averli salutati con una stretta di mano – lasciano le mie cinque dita al loro posto. Inutile generalizzare.

Poi capita che qualcuno ti sbatta in faccia un blog dell’Huffingtonpost

Terminata la lettura ho speso circa 20 minuti a fissare il muro aspettando dalla parete una semplice risposta.

Risposta che – ad oggi - non è ancora arrivata (ogni tanto lo guardo ancora, a distanza di 13 ore, ma niente). Cerco di capire, di darmi una spiegazione su come sia possibile che la mia mente non riesca a cogliere l’ironia strabordante di questo pezzo. Moratti-Addams potrebbe far ridere, no? La signora Bedy Moratti che “salta per aria anche quando l'Inter segna in amichevole contro il Pertusa”, un passaggio in pieno stile Gino&Michele. Perché non mi viene da ridere? Perché continuo a fissare quel muro?

Niente, probabilmente è colpa mia e dalla mia stupida carenza d’ironia.

Nemmeno una smorfia sul mio viso al “piccoletto ciccione indonesiano”. Beh si, il presidente non è sicuramente una silhouette, allora a questo punto potrei sorridere perché chiaramente, no, si fa del sarcasmo sul peso, la statura, ecc… insomma, si può accennare un sorriso.

Suvvia, Montopoli, si faccia una risata ogni tanto”. Rimbomba nella mia mente il monito della prezzolata Evelina “è una battuta, ma lei ritiene giusto che Moratti sia stato messo da parte da questo qui?” potrebbe candidamente continuare.

Quindi, probabilmente, la signora (dottoressa con 110 e lode, bacio accademico, pacca sulla spalla, pubblicazione, standing ovation, il tutto senza aiuto dal pubblico) voleva realmente difendere Moratti e congedare la sua uscita mettendoci in guardia contro “il piccoletto ciccione indonesiano”, sottolineato poi dalla presidentessa dell'Associazione per la Prevenzione dell'anoressia di Torino.

Peccato che gli interrogativi che lei pone sul banco siano stati ampiamente discussi e superati, nonché certificati dalla Giustizia italiana, ma è chiaro che ogni tipo di cambiamento nel nostro torneo deve esser visto con lo scetticismo – non richiesto - dei tromboni che vogliono porsi in atteggiamenti di superiorità, perché è il nostro modo di ragionare: noi siamo noi e tutti gli altri non sono un cazzo. Sconcerta peraltro ancora una volta il sistematico ricorso all'insulto e all'offesa quando gli argomenti e i vocaboli a disposizione sfuggono come una manciata di granelli di sabbia nella mano.

Mi preme solo fare un piccolo appunto alla dottoressa “mette i suoi samurai in Consiglio a prendere a schiaffoni sui conti il povero Massimo”

Ecco, i Samurai sarebbero giapponesi. Distanza Tokyo-Giacarta 5.700 km circa. Tipo dare del Tuareg a un finlandese. Non è che perché una persona ha gli occhi a mandorla… Samurai peraltro casta colta, ma lasciamo perdere...

Il resto, come diceva uno che la sapeva lunga, è fuffa. Fuffa da bar.

Ad maiora

@GioMontopoli