Pensate per un attimo a che cosa succederebbe se al calcio si applicasse il sistema elettorale politico. Pensate ad un allenatore come ad un politico. A quello in grado di interpretare meglio i valori della vostra fede calcistica. Hai voglia a fare grossi proclami su salvezza, scudetto e qualificazione Champions! Al secondo, terzo pareggio, se non ha ingranato è destinato a diventare un precario, con tanto di campagna mediatica annunciata. E' vero, in media non lo pagano poco per fare quel genere di mestiere. Pensiamo però per un attimo agli obiettivi sfiorati per mille motivi indipendenti dalle capacità tecniche e individuali, passando per gli infortuni, le squadre avversarie troppo forti (o troppo furbe) e finendo con le congiunzioni astrali sfigate. Contano solo i risultati. Il calcio ragiona per obiettivi, non c'è spazio per il fumo di belle ma vacue parole. E' la dura legge del goal. Qui si usa una strenua applicazione delle leggi della meritocrazia. Un brocco, in campo o in panchina, ha vita dura, che dico durissima. Non c'è posto per i raccomandati. E se sei il nipote del figlio del cugino alla prima occasione ti conviene avere qualcosa di effettivo di cui vantarti, oltre alla parentela. Qui uno che non mantiene le promesse non ha nemmeno la possibilità di rigiocarsela alle elezioni anticipate. Viene cacciato all'istante. Via, sciò, fuori di qui. Uh, se per una volta si invertissero le parti e in politica si ragionasse come nel calcio! Beh, nell'attesa che questo succeda...più Pilu per tutti!
editoriale
Più Pilu per tutti!
Pensate per un attimo a che cosa succederebbe se al calcio si applicasse il sistema elettorale politico. Pensate ad un allenatore come ad un politico. A quello in grado di interpretare meglio i valori della vostra fede calcistica. Hai voglia a...
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