editoriale

PRIMI VERDETTI: MILAN E JUVE ZERU TITULI. MA SOLO L’INTER RISCHIA IL “FALLIMENTO”…

Sabine Bertagna

Ridendo e scherzando fioccano i primi verdetti. Mancano ormai solo tre giornate alla fine e se ancora non si ha la matematica certezza di chi vincerà il campionato, le certezze in merito a chi sicuramente non lo vincerà sono ormai definite. Dopo...

Ridendo e scherzando fioccano i primi verdetti. Mancano ormai solo tre giornate alla fine e se ancora non si ha la matematica certezza di chi vincerà il campionato, le certezze in merito a chi sicuramente non lo vincerà sono ormai definite. Dopo l’evidente stagione fallimentare bianconera (una stagione, ci teniamo a ricordarlo, partita sotto i più felici auspici caricata da un mercato stellare e che vedeva i bianconeri in corsa per la terza stella…) in Italia e in Europa, arriva un verdetto anche per casa Milan. Nonostante il commovente ottimismo di Leonardo i cugini rossoneri hanno perso contro un ottimo Palermo, che accorcia le distanze e si porta a 6 punti proprio dal Milan. Se le chiacchiere lasciano il tempo che trovano i risultati, prima o poi, portano a trarre delle conclusioni. A Palermo i tifosi rossoneri hanno dedicato cori che occhieggiavano a Mario Balotelli. Qualcuno dovrebbe dire loro, prima che si illudano per l’ennesima volta, che Mario, nel caso in cui dovesse migrare non lo farebbe mai nell’altra sponda di Milano e che comunque anche se si prospettasse un’occasione di questo genere il budget richiesto dall’operazione sarebbe decisamente fuori portata per i cugini. La cosa fantastica è che da gennaio non si fa altro che parlare dell’eventuale zeru tituli dell’Inter. Essendo ancora in corsa ci permettiamo di rimandare ogni giudizio a fine stagione. Per il momento prendiamo atto di chi la matematica certezza di essere fuori dai giochi l’ha già acquisita.E’ elettrizzante trovarsi a tre giornate dalla fine del campionato in corsa per tutto. Una sensazione vertiginosa, che potrebbe portare alla caduta più incredibile come al trionfo più esagerato. Sappiamo che sarà dura. Ogni minuto da qui alle prossime settimane verrà vissuto con l’intensità di una battaglia ormonale in piena fase adolescenziale. Non aspettatevi che il grande pubblico parteggi per noi. I segnali lasciano intendere tutt’altro. A Roma si allestiscono i grandi festeggiamenti, con la benedizione di politici e giornalisti della capitale. Il centro del mondo è lì. In un altro punto dell’Europa si affilano i coltelli. Noi ci prepariamo in silenzio. Andrà come deve andare. Succeda quel che deve succedere. Noi ci saremo.