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editoriale
Gli storici che hanno letto il titolo di questo editoriale, avranno sicuramente capito a quale situazione mi riferisco. Non parlo di aule di tribunali e di calciopoli, bensì di un indimenticato personaggio che ha scritto la storia nerazzurra: Peppino Prisco. L'alpino milanese, colui che ha servito ben 5 presidenti dell'Inter e che rivive ogni Domenica nel nostro stadio.Le sue citazioni anti Milan e anti Juve, hanno fatto storia ed è sempre bello ricordarle: "Quando stringo la mano a un milanista, me la lavo subito dopo. Quando la stringo ad uno juventino, poi mi conto le dita". Lungimirante direi, visto ciò che è successo dopo e visto che qualcuno si ostina ancora a cercare futili giustificazioni intrise di qualunquismo.Questa sera Juve e Milan si riaffrontano, con obiettivi certamente diversi, ma il risultato per noi interisti sarà, se non proprio fondamentale, almeno importante per il prosieguo del campionato.Qualche anno fa, al buon Peppino, venne chiesto cosa ne pensava dell'incontro tra Juventus e Milan e lui, brillante come sempre, disse: "Juve Milan? Non mi occupo di calcio minore...Un pronostico? Spero perdano entrambe". Questo dovrà essere il motto di noi interisti questa sera, guardarli senza tifare per l'una o per l'altra squadra, ma pensare che possano uscire entrambe sconfitte dal match del comunale di Torino.In fondo l'avvocato Prisco bisogna ricordarlo non solo in casa, ma anche in "trasferta"...
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