editoriale

QUESTA STRANA ESTATE DI CALCIOMERCATO

Alessandro De Felice

L’anno del mondiale, solitamente rallenta e non poco, le operazioni di calciomercato. Quest’anno però, a farla da padroni sono non tanto i calciatori quanto i procuratori con le loro dichiarazioni. Rimanendo nell’ambito...

L'anno del mondiale, solitamente rallenta e non poco, le operazioni di calciomercato. Quest'anno però, a farla da padroni sono non tanto i calciatori quanto i procuratori con le loro dichiarazioni. Rimanendo nell'ambito dell'Inter, ogni giorno assistiamo a interviste ai vari Raiola e Caliendo, che affermano sempre le stesse ovvietà, farcendole di una visione molto personale. Raiola ,in primis, tratta con mezza Europa senza prima chiedere consensi e delucidazioni alla società che paga lo stipendio al suo assistito Balotelli. Se il regolamento vieta i contatti tra società e calciatori, prima di aver formalizzato un'offerta alla squadra a cui questo appartiene, in questo caso siamo ai limiti del paradossale. Viaggi a Manchester per parlare con Mancini e Ferguson, sondaggi a Londra per il Chelsea, fantomatiche illusioni di una volontà del Real Madrid di acquistare il proprio assistito. Ma qualcuno ha capito quali sono le reali volontà della società di Corso Vittorio Emanuele?Capitolo Maicon. Caliendo come dice il detto "se la canta e se la suona ogni giorno". Se prima criticava l'Inter per una mancanza di contatti, oggi la critica per non aver consultato il suo assistito nell'ambito della trattativa con il Real. Trattativa di difficile riuscita, data la parsimonia che ha colpito la dirigenza madridista. Se Caliendo è stato il primo a spingere Maicon, verso Madrid, quale sarebbe il suo problema nel caso l'operazione andasse in porto? Purtroppo molte volte e con una facilità disarmante, ci si dimentica che i calciatori sono dei dipendenti agli ordini della società che paga il loro stipendio e che non per forza ogni anno bisogna ambire ad un ritocco dell'ingaggio. Se si vuol essere trattati con rispetto, bisogna dare rispetto. Come andranno a finire le due trattative, lo sapremo ben presto. Ci dispiacerà se entrambi i calciatori dovessero indossare altre casacche diverse da quella nerazzurra, ma di certo ne guadagneremo in salute non sentendo più le rutilanti dichiarazioni dei loro agenti.