editoriale

Respiro

Pausa forzata, quella delle nazionali, ma pur sempre pausa. Servirà a raccogliere le forze prima di tuffarsi in apnea nelle onde dei prossimi impegni distruttivi? La calma prima della tempesta. Il riposo macchiato da pensieri già proiettati in...

Sabine Bertagna

Pausa forzata, quella delle nazionali, ma pur sempre pausa. Servirà a raccogliere le forze prima di tuffarsi in apnea nelle onde dei prossimi impegni distruttivi? La calma prima della tempesta. Il riposo macchiato da pensieri già proiettati in avanti. Verso una striscia di futuro ancora indecifrabile. Sabato ci sarà il derby: dopo questa partita lo scenario (forse) sarà più chiaro. L'attesa, camuffata dai soliti e ipocriti tanto vinci tu, è in realtà già spasmodica e l'assenza di partite altro non fa che dilatarla in un vortice frenetico. Mentre ci si interroga sui volti degli interpreti della sfida meneghina da tutto esaurito, si prega contemporaneamente che nessuno di questi interpreti distribuiti in giro per il mondo possa tornare a casa con un problema. Affrontare la rivale cittadina con tutte le pedine al loro posto sarebbe già un ottimo obiettivo. Milito rientrerà proprio nella partita delle partite? E la situazione di Chivu è grave? Ovviamente il popolo nerazzurro spera che dietro a qualsiasi giocatore in dubbio si nasconda l'effetto Snejder come spesso si era verificato durante lo scorso anno (un Wesley puntualmente in campo nonostante affaticamenti o presunti infortuni). Lo speriamo perchè oggi, un po' come l'anno scorso, non abbiamo ancora perso l'appettito annusando le competizioni in palio. Oggi come l'anno scorso non abbiamo in mano nulla di nulla. Se ci concentriamo riusciamo ad intravedere la sottile ma evidente differenza tra l'essere primi o l'esserlo per un breve periodo e poi non più. Tra il volerlo veramente e il credere di volerlo. In mezzo tanta fatica da distribuire nel posto giusto, al momento giusto. Partita dopo partita. Forza e coraggio! Respirate...