editoriale

RIDIMENSIONATA LA ROMA. TOTTI VERGOGNATI…I GUFI? ZITTI COME SEMPRE…

Si parte subito con l’inno della Roma che non doveva e non si poteva mettere, visto che non è la Roma a giocare in casa ma il campo sarebbe “neutro”, i giallorossi ci sono capitati quali finalisti, ma tutto è lecito. Wesley Sneijder fatto...

Alessandro De Felice

Si parte subito con l’inno della Roma che non doveva e non si poteva mettere, visto che non è la Roma a giocare in casa ma il campo sarebbe “neutro”, i giallorossi ci sono capitati quali finalisti, ma tutto è lecito. Wesley Sneijder fatto fuori dopo due minuti di gioco da un fallo dell’interista Burdisso. L’argentino per fallo su Balotelli e Mexes per un pugno su Materazzi sono stati poi graziati da Rizzoli, ma dopo tutto questo, finalmente è stato espulso…..Oriali. Assurdo e penoso è stato vedere la squadra che dovrebbe vergognarsi, secondo quanto detto dalla Presidentessa, Dootoressa Sensi, essere messa al tappeto da una serie di colpi proibiti. La partita è poi continuata tra una serie di tuffi olimpici giallorossi e calci da espulsione come quelli di Perrotta e Taddei nel finale. Il simbolo giallorosso, l’esempio per una città, l’eroe della capitale, l’ottavo Re de Roma, diventa piccolo piccolo quando Totti mette KO, con un calcio di inaudita violenza, Mario Balotelli. L’uomo e la città che hanno insegnato moralismo per tutta settimana, dovrebbero solo vergognarsi.Nonostante tutto questo, il solito grande cecchino ha smontato il sogno giallorosso, mangiandosi Mexes e mezza difesa della Roma, depositando la palla alle spalle del portiere giallorosso. Parlo di diego Milito, attualmente il più forte attaccante in serie A. cara Roma, cari romani, cari romanisti, a calcio si gioca con il pallone non con i calci o cercando di fare i furbi, infatti chi ha giocato a calcio ha alzato la Coppa, proprio in casa Vostra, ridimensionando la squadra della vostra città e ammutolendo l’Italia intera, gufi compresi, fatta eccezione per laziali e nerazzurri. Fiero di essere nerazzurro…