- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
editoriale
Molti dei voti assegnati dagli addetti ai lavori al mercato dell'Inter risentono comprensibilmente delle recenti sconfitte nerazzurre. Al momento, la pecca più evidente di questo mercato, è rappresentata dal fatto che i nuovi acquisti poco si parlino (per ora) con il campo. Prendiamo la partita con il Sassuolo, per esempio. Podolski prima punta non ha funzionato ed è stato sostituito da Icardi, il cattivone del momento. Pochi dubbi su Shaqiri: ci ha ricordato, anche in questa occasione, che è un giocatore di altro livello rispetto al nostro campionato. Ha i colpi e sicuramente quando la squadra sarà più cattiva farà la differenza. Le partite si vincono se tutta la squadra gira. Brozovic è arrivato da poco, Santon è arrivato ieri. Fino all'ultimo si è ribadito come l'Inter abbia cercato un difensore centrale ed un centrocampista per completare le lacune della sua rosa. Non è stata trovata l'occasione giusta per nessuno dei due ruoli. Osvaldo non è partito (e ora bisognerà capire se ci sarà un tentativo di riappacificazione), al capitolo cessioni un nome che fa inevitabilmente un po' male. Federico Bonazzoli è da ieri un giocatore della Sampdoria in prestito all'Inter. Una cessione necessaria per il portafoglio, ma dolorosa. Un assist favoloso per quelli che ah il vostro settore giovanile non serve a nulla.
I voti al mercato si danno analizzando tutte le sfumature. Di evidente qui c'è che da quando è arrivato Roberto Mancini c'è stata una vera e propria rivoluzione. Una rivoluzione repentina perché il tempo a disposizione è pochissimo. E quindi dare un voto al mercato dell'Inter analizzando le ultime due partite è senz'altro riduttivo. Al Mancio si chiedono risultati subito. La situazione in classifica è deprimente, ma ci sono ancora diverse strade che, in un ipotetico futuro colorato di ottimismo, potrebbero permettere all'Inter di centrare l'obiettivo Europa. Mercoledì ci sarà una delle prime sentenze a riguardo. Con il Napoli, in Coppa Italia.
Di positivo c'è che, in questo mercato, è arrivato quello che l'allenatore aveva richiesto. Non esattamente un dettaglio, se analizziamo le ultime finestre di calciomercato. Cessioni frettolose, rimpiazzi diventati presto dei flop, acquisti che alla fine non hanno fatto la differenza. Sulla carta, oggi, le possibilità ci sono. Serve un maestro d'orchestra che dia loro il giusto equilibrio. Che assembli le voci, che indichi i giusti solisti e organizzi, nota per nota, una reazione corale della squadra. Perché il campo lo pretende. La classifica lo esige. E insieme a lei i tifosi. Da troppo tempo abituati alla mediocre sopravvivenza. Da troppo tempo in attesa di una rivoluzione. Quella giusta.
Twitter @SBertagna
© RIPRODUZIONE RISERVATA