editoriale

Samuel, il migliore al Mondo…

In questo momento in cui impazza il mercato ed i tifosi sono assetati di nomi, cifre e dove alcuni addirittura pensano già al mercato di giugno e degli anni successivi, vorrei per una volta andare controcorrente e spendere due parole per un...

Alessandro De Felice

In questo momento in cui impazza il mercato ed i tifosi sono assetati di nomi, cifre e dove alcuni addirittura pensano già al mercato di giugno e degli anni successivi, vorrei per una volta andare controcorrente e spendere due parole per un giocatore che all’Inter ha dato tanto, ha vinto tanto, ma che ha sofferto molto, a causa di due gravi infortuni di non poco conto. Alcuni di voi avranno già capito di chi sto parlando: Walter Samuel. Quello che amo definire un capitano silenzioso. Timido ed introverso davanti alle telecamere, quanto spietato e straordinario in campo, talmente forte e devastante in fase difensiva da guadagnarsi il soprannome di ‘The Wall’ ( il muro ), anche se a lui non piace molto..La Roma lo acquista dal Boca Juniors e resta nella capitale per quattro anni, conquistando fin dal primo anno lo scudetto, si guadagna il posto da titolare in nazionale e diventa il pilastro della difesa giallorossa. Non voglio stare qui a fare un resoconto della carriera del centrale argentino, ma semplicemente ricordare quanto manca uno del suo calibro all’armata nerazzurra. Uno che alla Roma godeva di ottima stampa, ma che all’Inter sembrava uno dei tanti e non è proprio così perché se l’Inter ha vinto quel che ha vinto, molto è anche merito suo. Senza nulla togliere ad un gruppo straordinario ovviamente. Nel calcio di oggi tutto viene triturato e divorato dalla velocità del tempo, delle notizie, dalle partite ravvicinate. Gli umori cambiano nel giro di poche ore. Ma di lui si è sempre parlato poco, anche perché Samuel è uno che fuori dal campo preferisce avere un profilo molto basso ed il meglio di sé lo dà in campo. Arrivato all’Inter il 1° agosto del 2005 dopo una parentesi poco felice a Madrid, inizia a vincere tutto quel che c’è da vincere in ambito nazionale. Il 23 dicembre 2007 contro il Milan arriva però un brutto infortunio al ginocchio sinistro che lo tiene lontano dal campo praticamente per un anno. Perché il suo rientro è datato 9 novembre 2008 ( Inter-Udinese ). In quell’anno lontano dai campi di gioco Samuel ha sofferto molto, sempre in silenzio, lontano da riflettori e dai campi di gioco, aiutato dalla famiglia e dai compagni, legatissimi a lui. Da quando torna a disposizione non esce più dal campo. Con lui e Lucio l’Inter nella stagione 2009-2010 centra una storica ‘Tripletta’, memorabili sono le sfide con squadre come Chelsea e Barcellona, dove l’argentino ha saputo limitare al mimino campioni di primissimo livello, anche se forse l’apice i tifosi lo hanno raggiunto nel doppio confronto con il Barcellona quando Ibrahimovic non ha mai praticamente toccato un pallone.

Mai fuori dalle righe, Walter Samuel è senza dubbio uno tra i migliori difensori centrali al mondo, ed il suo secondo grave infortunio ( lesione del crociato anteriore e del collaterale esterno del ginocchio destro ) capitato lo scorso 6 novembre 2010 contro il Brescia ha evidenziato, quanto fosse fondamentale l’apporto di questo straordinario campione. Non è un caso che la società abbia anticipato l’acquisto di Ranocchia. Ma in questi mesi di ulteriore sofferenza, i compagni non lo hanno mai lasciato solo, perché non tutti reagiscono allo stesso modo, e lavorare duramente 7/8 ore al giorno con i dottori per recuperare da un gravissimo infortunio, non è facile anzi. Stare lontano dai compagni, non potersi allenare col gruppo tutti i giorni, non è cosa facile. E non a caso i compagni di squadra, in più occasioni, hanno mostrato la sua maglia, come a dire: ‘sei sempre con noi’. Wolly, come viene chiamato ad Appiano Gentile, avrebbe voluto giocare a tutti i costi il Mondiale per Club perché teneva moltissimo a questa competizione. Ma il destino gli ha voltato le spalle per la seconda volta. In un momento in cui è morboso l’interesse per il nuovo che verrà, permettetemi di ‘abbracciare’ un campione di cui si parla poco, ma che va considerato un campione fuori e dentro al campo, e che merita di diritto di entrare nella ‘Hall of fame’ dei difensori più forti della storia. A volte è difficile passare così tanto tempo lontano dai campi di gioco, può sembrare un’idiozia, ma non è così. Torna presto Wolly, i tifosi nerazzurri ti aspettano e sono tutti con te.