editoriale

Scommettiamo che…

Sabine Bertagna

“Scudetto, ultimi veleni sull’Inter”. Dobbiamo fare qualche passo indietro. Era la stagione del 2008 e mancavano pochissimi giorni alla fine del campionato. L’Inter, in testa alla classifica con un solo punto di distacco...

"Scudetto, ultimi veleni sull'Inter". Dobbiamo fare qualche passo indietro. Era la stagione del 2008 e mancavano pochissimi giorni alla fine del campionato. L'Inter, in testa alla classifica con un solo punto di distacco sulla Roma, deve incontrare fuori casa il Parma, in lotta per la retrocessione. Per aggiudicarsi il tricolore senza sperare nel pareggio della Roma a Catania ha un solo risultato utile: la vittoria. I nerazzurri arrivano a quella partita accompagnati da un silenzio stampa carico di tensione. I titoli dei giornali parlano di mezza Inter intercettata, qualcuno scrive di scommesse, altri preferiscono crogiolarsi nell'illusione che stia per scoppiare una nuova Calciopoli. Inter-cettazioni è il titolo che tira di più. Mancini e Mihajlovic promettono azioni legali. Intanto le posizioni sulla vicenda incominciano a vacillare. Arrivano le prime deboli smentite, forse le conversazioni non nascondono nulla e Domenico Brescia con l'Inter potrebbe avere intrattenuto solo rapporti legati alla sua attività di sarto. Stampelle non era quindi un nome in codice, ma il termine uso ad indicare i cosiddetti appendiabiti. L'Inter vince uno scudetto ed esplode di rabbia sotto una pioggia incessante. Contro tutto e contro tutti. Qualche mese dopo, nella totale indifferenza dei media, Domenico Brescia sarebbe stato condannato a 8 anni di reclusione per traffico di droga. Al centro delle indagini un solo episodio di cocaina. Insieme a lui condannati altri 4 imputati. Inutile dirlo, nessuno aveva mai indossato la maglia nerazzurra.

"Calcio e scommesse, il teorema. "L'Inter perdeva per favorirle."Prima pagina de il Giornale, 30 gennaio 2009. Vorrei chiedere un minuto del vostro tempo prezioso e tediarvi con alcuni stralci di quell'articolo. Ne vale la pena, davvero. "In un rapporto inviato dalla polizia giudiziaria alla Procura della Repubblica di Milano, e da questa depositato agli atti, viene ricostruito per filo e per segno l’andamento delle ultime giornate del campionato di serie A 2008-2009. (...) Si avanzano esplicite riserve sulla trasparenza delle scelte tecniche dell’Inter in quelle fatidiche giornate, quando uno scudetto ormai praticamente vinto rischiò di sfuggire dalle mani dei nerazzurri. (...) Il rapporto di tre pagine è basato prevalentemente su «fonti aperte», cioè pubbliche. È centrato sulla corsa a due tra Inter e Roma per la conquista dello scudetto, sulle oscillazioni del distacco tra le due formazioni e sull’impatto che queste ebbero sul business delle scommesse." Le accuse? Mancini avrebbe cercato di perdere lo scudetto non schierando Balotelli e Ibrahimovic nelle partite cruciali e poi quel rigore tirato da Materazzi contro il Siena, quando il rigorista era sempre stato Julio Cruz, puzzava di truffa. L'indagine sarebbe stata avviata ai margini di quella relativa al "sarto" Domenico Brescia. Nell'articolo le contraddizioni giornalistiche erano talmente macroscopiche da poter indurre a liquidare l'intera vicenda come una trovata per vendere qualche copia in più. Si leggeva nel pezzo che ilGiornale si era imbattuto in una notizia di evidente rilievo (infatti campeggiava in prima pagina), etichettata in seguito all'intrno dello stesso pezzo come una diceria da Bar Sport. Come si concluse la fanta-indagine? Con una interessante dichiarazione della Procura di Milano. "Nessuna inchiesta sui punti persi". Chi ne uscì sconfitto da questa trovata, olte al giornalsimo con la G maiuscola?

Ed eccoci catapultati ai giorni nostri. Non senza fatica, eh. In mezzo la durissima rivisitazione storica di Calciopoli, partita, non dimentichiamocelo, proprio  dalle pagine dei giornali. Intercettazioni sparate a caso, nessun contesto, nessuna giustizia. Oggi ci troviamo di fronte all'ennesimo scandalo nel calcio italiano. Il tema è un grande ritorno storico: il calcioscommesse. Indagini, interrogatori ed infine qualche giorno fa i primi arresti. A questo proposito abbiamo letto che alcune testate (non quelle nazionali) hanno riportato notizie che vedrebbero coinvolti alcuni calciatori dell'Inter nel calcioscommesse (Sneijder e Stankovic). Ora, noi lo sappiamo che la tentazione è piuttosto forte e che scrivere che un calciatore dell'Inter è coinvolto suona mediaticamente più allettante rispetto a citare una piccola squadra. Il risultato però ci riporta alle operazioni descritte in questo articolo. E' dura, a quanto pare, riuscire a trovare uno scandalo nel quale l'Inter abbia giocato un ruolo da protagonista. E lo scoop scritto tanto per creare scompiglio è sicuramente la soluzione giornalistica meno faticosa. A chi abbraccerà questa soluzione chiediamo una sola cortesia. Di concedere lo stesso spazio anche alla smentita. Sbattendola in prima e non in quindicesima pagina. Grazie.