editoriale

Shaqiri, Inter beffata e altre amenità 

Sabine Bertagna

C’è una parte dell’universo che non accetta che Xherdan Shaqiri abbia scartato altre squadre per scegliere l’Inter. E questo non per dire che l’ex Bayern tifava Inter fin da piccolo (sto male solo al pensiero di una...

C'è una parte dell'universo che non accetta che Xherdan Shaqiri abbia scartato altre squadre per scegliere l'Inter. E questo non per dire che l'ex Bayern tifava Inter fin da piccolo (sto male solo al pensiero di una dichiarazione simile) ma per raccontare ciò che è effettivamente successo. Più volte durante la conferenza stampa gli è stato chiesto perché avesse scelto l'Inter. E le domande sottintendevano cose come la evidente classifica non all'altezza e i recenti anni disgraziati. Ma Xherdan si è difeso bene. E' stato chiaro a tutti che, al di là di una scelta fatta di pancia perché le sensazioni nei confronti di questo club erano buone, Shaqiri fosse decisamente radioso e felice. Assolutamente scioccato dai tifosi che lo hanno accolto in aeroporto: ricordo che si porterà dietro per sempre. E poi Mancini, che non è esattamente l'ultimo pirla tra gli allenatori, lo ha già inglobato nella sua nuova idea di Inter. Shaq in conferenza scalpitava. Gli avessero detto giochiamo tra dieci minuti lui era pronto a scendere in campo. E mangiarselo.

L'Inter ha probabilmente sorpreso tutti con il doppio colpo Podolski-Shaqiri. Soprattutto per l'operazione economica, in grado di non intaccare troppo il suo portafoglio. In grado di non impensierire troppo la Uefa. C'è del rischio in tutto questo? Beh, anche nel non andare in Champions League c'è del rischio e l'Inter, sulla carta, ha scritto molto chiaramente che ci vuole provare. Tante sono le squadre che ambiscono al terzo posto e mai come in questa stagione le cosiddette "sorprese" del campionato stanno dimostrando continuità. L'Inter ha il dovere di provarci non solo per gli obiettivi che determineranno in maniera pesante il suo futuro, ma anche per ritrovare il gioco. Per tornare a giocare a calcio.

Fa sempre piacere che l'Inter faccia notizia. Ma per rubare le parole ad un noto portoghese ci sarebbero molti altri argomenti da rilanciare e approfondire. Nemmeno troppo secondari. Non si è parlato di un Milan che è riuscito ad aggiudicarsi Cerci esclusivamente perché l'Atletico Madrid rivoleva Torres. Un Torres che in rossonero sembrava un fantasma e che pronti via contro il Real Madrid ha segnato una doppietta. Non si è parlato di una Juventus beffata per Shaqiri. Siamo certi che al contrario se ne sarebbe parlato per l'eternità con titoloni gongolanti. Non si è parlato nemmeno della nuova mania rossonera. Quella di stilare comunicati che autoinfondono sicurezza. "Siamo a 5 punti dal terzo posto" is the new gioco di Pollyana. Una filosofia di vita. Anche "Pazzini resta" è una trovata mediatica per dare il contentino ai tifosi che vorrebbero che la propria squadra facesse mercato. Nell'attesa dei giorni del Condor. Che si sa, a fare mercato sono bravi tutti tranne l'Inter.

Twitter @SBertagna