editoriale

Shaqiri, l’effetto Mancini e l’Inter che verrà 

Un mercato d’altri tempi. Un mercato chiaro, determinato, efficiente. Obiettivi dichiarati, obiettivi centrati. Lukas Podolski e Xherdan Shaqiri sono giocatori nerazzurri. Cerci al Milan è ormai un lontano e sfumato ricordo. Il...

Sabine Bertagna

Un mercato d'altri tempi. Un mercato chiaro, determinato, efficiente. Obiettivi dichiarati, obiettivi centrati. Lukas Podolski e Xherdan Shaqiri sono giocatori nerazzurri. Cerci al Milan è ormai un lontano e sfumato ricordo. Il calendario dice 8 gennaio e l'Inter ha già portato a casa due giocatori fondamentali. L'esperienza di Podolski e il giovane talento di Shaqiri. E fondamentale è la descrizione più calzante per Roberto Mancini. Fondamentale il cambio in panchina, che con il suo ritorno ha ridato entusiasmo quando ancora non esistevano i presupposti perché ciò avvenisse. Quell'entusiasmo un po' infantile che abbiamo tutti quando voltiamo pagina e guardiamo al futuro speranzosi. Mancini non ha fatto miracoli ma ha lavorato su una mentalità diversa. Ha cercato di inculcare l'ambizione, la voglia di vincere, la sensazione di poter ribaltare una partita impossibile. Sensazioni antiche inibite da nuovi timori. Minate dalla pericolosa mancanza di autostima. Le sue squadre non devono avere paura. La paura non è ammessa. La paura non è da Inter.

A Malpensa si è riversata una consistente rappresentanza della Milano interista. Il termine entusiasmo non rende abbastanza l'idea. La situazione è sembrata da subito delirante, con i cori dei tifosi carichissimi e l'impossibilità per Shaqiri di affrontare la folla senza venire meno alle condizioni minime di sicurezza. Una folla che ha fatto in tempo ad urlargli il suo amore fatto di speranze per risultati più consoni al blasone e di sfrenata voglia di esaltarsi per un giocatore che conta. Finalmente. Le ultime sessioni di calciomercato, ad eccezione di Kovacic, avevano portato giocatori che si erano rivelati poco funzionali alla causa nerazzurra. Adesso la causa non porta più solo il nome dell'Inter ma anche quello di Mancini. E nel mercato, questa cosa, sta facendo una grandissima differenza.

Tanti piccoli segnali di cambiamento. La volontà di fare mercato che non rimane solo una volontà effimera. La decisione nelle trattative. Operazioni chiuse in breve tempo. Le parole di Mancini che si traducono in azioni concrete. Giocatori che vogliono mettersi in gioco con la maglia nerazzurra. L'annuncio ufficiale trasmesso dai canali ufficiali. A breve sarà il campo a parlare. A dire se le scelte operate si riveleranno giuste e se contribuiranno a raggiungere gli obiettivi. Adesso è giusto godersi il momento e sognare. E' l'effetto calciomercato. E' l'effetto Mancini. Welcome, Shaqiri!

Twitter @SBertagna