editoriale

Si può sempre rinunciare alla prescrizione, no?

Giovanni Montopoli

Esultanza strozzata in gola. Questa potrebbe essere la sintesi perfetta che si colloca in calce alla triste vicenda Calciopoli. Tutto è andato come NON doveva andare. Condannati ma prescritti. Attenzione, ripetiamolo per non rischiare di far...

Esultanza strozzata in gola. Questa potrebbe essere la sintesi perfetta che si colloca in calce alla triste vicenda Calciopoli. Tutto è andato come NON doveva andare. Condannati ma prescritti. Attenzione, ripetiamolo per non rischiare di far passare un messaggio sbagliato: CONDANNATI MA PRESCRITTI.

Il reato è stato accertato, i tempi ESTREMI della burocrazia hanno permesso che tale condanna non potesse essere applicata.

Ci siamo sorbiti per anni ogni genere di illazione, sul conto dell’Inter e della STORIA dell’Inter, ma alla fine tutto torna. La matematica si conferma scienza perfetta (non come la giustizia evidentemente). Era tutto vero, quelle che hanno tentato di far passare come chiacchiere da bar, sono state verificate e accertate. Ripeto ancora, CONDANNATI MA PRESCRITTI.

E tutto tace.

Smontata come un lego la famosissima “madre di tutte le intercettazioni” smontata la difesa, accertata la verità in ogni grado. Rimane solo un rammarico: LA PRESCRIZIONE e quel lassismo da parte di una Federazione che oramai conferma la sua poca credibilità (non ultimo il caso Parma).

“In un paese serio la Federazione Italiana Giuoco Calcio intenterebbe una causa contro questi personaggi” dicono.

I fatti, purtroppo, difficilmente si verificheranno.

E allora rimane da un lato la SODDISFAZIONE che finalmente si posta la parola FINE su una delle pagine più buie della storia del calcio. Dall’altra parte però sublima l’amaro per come sia arrivata questa parola e soprattutto per il modo in cui sia stata accolta.

Evidenziamo un concetto, giusto perché “ripetere giova”

“La sentenza della Corte suprema è importante perché, al di là delle prescizioni, sancisce in maniera definitiva e irrevocabile che il massimo campionato di calcio italiano, fu davvero gestito da una ORGANIZZAZIONE CRIMINALE, una associazione per DELINQUERE, che lo falsò pilotando designazioni arbitrali gradite a chi di quella organizzazione era il capo e facendo in modo che i risultati favorissero la Juventus” (Corriere della Sera)

Infine, mi piacerebbe avere una risposta in merito a un quesito che balla nella mente di molti interisti… "se innocenti perché non rinunciare alla prescrizione e lottare fino alla fine visto che per anni avete avanzato tali pretese?"

TI fischiano le orecchie, “direttore”?