editoriale

Soltanto un’altra sCOUsa?

Sabine Bertagna

Niente come il mercato è capace di angosciarci. E’ come se fossimo costretti ad assistere ad una partita che dura un mese, con il risultato in continuo e precario equilibrio. Mancano 5 giorni, tenete duro. Ci riserviamo le riflessioni...

Niente come il mercato è capace di angosciarci. E' come se fossimo costretti ad assistere ad una partita che dura un mese, con il risultato in continuo e precario equilibrio. Mancano 5 giorni, tenete duro. Ci riserviamo le riflessioni definitive per il 1° febbraio, ma due parole su Coutinho vanno spese ora. Forse siamo ancora in tempo, ecco. O forse no. In conferenza stampa Strama ha parlato di sacrifici che verranno fatti solo per assicurarsi giocatori di un certo tipo. "Se deve arrivare un giocatore, deve arrivare di un livello superiore, altrimenti sto bene così. Qualsiasi ipotesi di cessione dolorosa, per me è collegata solo all'arrivo di un giocatore importante." Immaginiamo che l'affare Rocchi non rientri in questa categoria, mentre sicuramente la cessione di Wes dolorosa lo è stata. 

Se si dovesse cedere Coutinho sarà necessario spiegare ai tifosi i nuovi intenti. Non sarà sufficiente affermare che l'offerta era alta, che una plusvalenza di questo genere non si poteva ignorare, che è un momento difficile. Se per Coutinho diverse squadre sono pronte a mettere mano al portafoglio è perché, pur avendolo visto giocare poco, ne hanno intuito il valore. Ha vent'anni e all'Inter ha giocato ancora troppo poco per essere considerato una scommessa persa. Con quella tecnica, rapidità e qualità che avevano giustamente impressionato i nerazzurri e convinto a comprarlo. Quest'anno era tornato dal prestito all'Espanyol, dove aveva guadagnato sicurezza, e ci si aspettava finalmente che si potesse ritagliare il giusto spazio in squadra. Poi quel maledetto infortunio col Partizan dopo venti minuti spettacolari lo hanno ricacciato nel tunnel. Il tunnel del recupero, non solo fisico, ma soprattutto mentale. 

La sensazione è che proprio in un'epoca in cui stringere la cinghia rappresenta un imperativo, certi giocatori non vadano ceduti. A meno che non si voglia fare l'Udinese di turno, che scopre, valorizza quanto basta e rivende guadagnandoci. I risultati non subiscono il fascino di queste trattative e se vuoi vincere, agguantare il terzo posto, rimanere a galla, devi inevitabilmente possedere buoni giocatori. Quelli top non te li puoi permettere, e allora perché privarti delle promesse che hai già in casa? La risposta non può essere perché sono gli unici per i quali esistono offerte. Non sarebbe una risposta sensata. Non sarebbe una risposta da Inter. 

Twitter @SBertagna