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editoriale
Non ci sono parole per descrivere l'Inter che ha perso in casa del Siena ultimo in classifica. Non ci sono parole per una squadra moscia, in campo senza idee e messa sotto da un Siena che schierava giocatori del 'calibro' di Emeghara, Sestu e Rubin. Anche oggi abbiamo contribuito alla valorizzazione dei giocatori altrui cosi come fatto con il Torino la scorsa settimana, nella gara in cui abbiamo reso Meggiorini il nuovo Vieri. Siamo troppo onesti intellettualmente per attaccarci agli episodi come il gol in fuorigioco di Emeghara e il rigore non dato a Cassano. L'ultima in classifica si batte e basta. Noi siamo riusciti invece a farci ridicolizzare sia in casa che in trasferta. Sei punti persi che ci avrebbero permesso di guardare la classifica da ben altra posizione.Non so se sia solo una mia impressione oppure è pensiero di tutti, ma ogni squadra che ci affronta gioca meglio di noi: sia sul piano del ritmo che sul piano della tattica. Il Siena non lascia scoperto uno spazio e corre a mille all'ora. Noi invece trotterelliamo senza la minima idea di cosa fare col pallone. Senza proporci negli spazi. Senza fare nulla che sia nulla.Certo le assenze di Milito e Cambiasso oppure quella di un attaccante di peso, si fanno sentire, ma per battere il Siena non serve mica chissà quale grande giocatore. Non si offendano gli amici toscani, ma abbiamo perso contro una squadra mediocre che si è limitata a fare il compitino senza strafare. E quando perdi contro una squadra del genere c'è solo un significato: tu sei ancora più mediocre.Siamo apparsi confusi e confusionari. L'emblema della gara è stato Gargano, che non ha di certo due piedi raffinatissimi, chiamato a battere le punizioni al posto di Kovaci o Guarin.Moratti ha detto ultimamente che puntiamo allo scudetto? Dovremmo invitare il Presidente a rivedere i propri piani, perchè i trofei si vincono con gli Eto'o non con gli Schelotto.
NUOVI ACQUISTI. Solo Kovacic sembra predicare nel deserto. Gioca bene il pallone e si muove con eleganza, ma quando in campo hai dei compagni con la mobilità di un elefante puoi fare poco. Nessuno che si muove negli spazi e nessuno che provvede a costruirli. Tutti vogliono la palla sui piedi non capendo che quella la dovrebbero avere al massimo due o tre persone.Kuzmanovic regge solo un tempo e non fa malissimo. Ma nel secondo nessuno si accorge della sua presenza in campo.Schelotto invece è l'emblema di acquisti fatti senza senso: un panchinaro dell'Atalanta che dovrebbe permetterci il salto di qualità. Scene mai viste insomma. Nel primo tempo sulla sua fascia soffriamo come non mai. Non salta un avversario e non difende. E' praticamente inutile. Se il suo sogno era quello di giocare con Zanetti, gli si sarebbe potuta organizzare un'amichevole benefica e non acquistarlo per 3,5 mln più metà Livaja.
CONFUSIONE. I giocatori sono quelli che sono e di Ronaldo ne vedo ben pochi, però è compito anche dell'allenatore metterli in campo nelle migliori condizioni possibili. Sono giornate intere che l'Inter sta dimostrando di soffrire la difesa a 3, soprattutto con giocatori non abituati a fare gli esterni in un centrocampo a 5, avendo sempre giocato con il modulo base 4-4-2. Quindi perchè non tornare all'antico e al massimo proporre una difesa a 4? Non ci sarebbe nulla di scandaloso e più Nagatomo che Zanetti, potrebbe fare tranquillamente il terzino destro e dividersi la fascia con qualcun'altro. Sono le prime vere difficoltà queste per l'allenatore romano, che speriamo ne esca più forte di prima. Anche perchè in giro non ci sono tanti salvatori della patria e giocatori come Gargano e Rocchi rimangono quelli anche se in panchina sedesse un Josè Mourinho qualsiasi.
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