editoriale

Stabellando

Sabine Bertagna

Le tabelle non sono mestiere per tutti. C’è chi le aggiorna con costanza e si diverte a stilarne sempre di nuove, con tutte le probabilità del caso, c’è chi invece, pur lanciando uno sguardo curioso alle prossime partite, non...

Le tabelle non sono mestiere per tutti. C'è chi le aggiorna con costanza e si diverte a stilarne sempre di nuove, con tutte le probabilità del caso, c'è chi invece, pur lanciando uno sguardo curioso alle prossime partite, non prescinde dall'evidenza di dover vivere alla giornata. Ci aspetta un tour de force in campo. Una prima considerazione la si potrà probabilmente emettere dalle parti del derby, perchè sempre di derby si tratta. Sui nervi, in campo e naturalmente fuori. Il Tottenham, avversario quest'anno di entrambe le milanesi in Champions, ha improvvisamente acquistato il naturale ruolo di giudice tra le parti. Peggiorando la situazione nervi dalle parti di Milanello. Perchè i rossoneri oltre a perdere contro gli spurs privi del temibile Bale e con un Modric a mezzo servizio sono stati chiamati a difendersi dalle accuse di squadra poco leale e sportiva in campo. Parlano i dati (ancora una volta la matematica). 17 le ammonizioni accumulate nel girone di qualificazione: il numero più alto tra tutte le squadre in Europa. Tornando al campionato fa bene Galliani a ribadire che in testa alla classifica ci sono loro. Ce ne eravamo accorti anche noi. E non ci attacchiamo ai due punticini rimontati, la strada è lunga. Ma se i rivali nella corsa scudetto hanno la faccia di Gattuso (o peggio di Flamini, ma anche di Ibra se per quello...) in Europa, Galliani ce lo concederà, lotteremo fino alla fine anche quest'anno. E la classifica darà il suo responso senza bisogno di tabelle intermedie. Ci rivediamo al derby?