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Un anno difficile, una stagione provante. E' questo il pensiero che Walter Mazzarri si è lasciato scappare tra i denti nel post partita contro il Napoli. "Non vedo l'ora che finisca questa stagione." Una stanchezza che poco ha a che vedere con il calo fisiologico che solitamente porta la primavera. Una stanchezza che è compresa nel pacchetto Inter. Cose che altrove sembrano di facile applicazione, qui diventano complicati ingranaggi. A maggior ragione in una stagione segnata da un cambio epocale all'interno della società. Quanti equilibri da ricostruire!
Se Mazzarri è sembrato stanco alla fine della partita (come se il peso dell'intera stagione si fosse fatto improvvisamente ingestibile), non si può dire la stessa cosa di Kovacic, che in campo è sembrato più determinato che mai. Una prova, la sua, di grande impatto sulla partita. Con giocate di classe (e questa non è una novità), ma soprattutto autorevoli. Una continua verticalizzazione di buone idee a cercare la porta. Il giovane Mateo si è riposato suo malgrado quasi tutta la stagione. Contro il Napoli sembrava in perfetta forma. Con quel pizzico di cattiveria che gli era mancato in altre occasioni. Pronto a mettere in difficoltà Mazzarri sulle prossime formazioni.
La prossima partita è il derby. I punti in classifica diventano note secondarie. Conta solo vincere. Per una questione di onore e di orgoglio prima che di classifica. Basterebbe questa vittoria a scacciare la stanchezza di un'intera stagione. Lo sa Mazzarri che prende fiato. Per affrontare una partita che probabilmente non cambierà il destino delle due squadre. O forse sì.
Twitter @SBertagna
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