editoriale

TAPIRI SU ORDINAZIONE?

Una pioggia di tapiri ha colpito l’Inter. Uno al giorno, somministrato come una medicina. La temperatura dell’Inter è infatti quella di un malato grave, bisognoso di cure. Facciamo il punto della situazione e vediamo in quali competizioni...

Sabine Bertagna

Una pioggia di tapiri ha colpito l’Inter. Uno al giorno, somministrato come una medicina. La temperatura dell’Inter è infatti quella di un malato grave, bisognoso di cure. Facciamo il punto della situazione e vediamo in quali competizioni sono ancora in corsa i nerazzurri. Campionato? Primi in classifica con un punto sulla seconda, il Milan. Champions? Passati ai quarti dopo aver eliminato il Chelsea. Coppa Italia? Ritorno di semifinale con la Fiorentina in programma ad aprile. Che buffo! Eppure volano tapiri. Uno a Balotelli per provare la sua presunta fede rossonera. Ed è proprio Striscia che Mario potrà ringraziare quando i tifosi nerazzurri lo accoglieranno inferociti alla sua prossima presenza in campo. Dopo 24 ore è arrivato anche il secondo omaggio, questa volta all’indirizzo del presidente Moratti. E qui è Striscia che dovrebbe ringraziare l’immancabile aplombe di Massimo, la sua classe nel non negarsi mai. Anche quando obiettivamente la situazione che si è venuta a creare è fuori luogo. Tutti concentrati su Mario e Mou. E nessuno guarda in casa d’altri. Il Milan esce dalla Champions, viene umiliato, manca il sorpasso sull’Inter, perde per il 180° infortunio Pato. Galliani, quello dell’abbassiamo i toni, evita poco elegantemente di parlare dei nerazzurri, definendoli maleducati. Leo che spara l’ennesima stupidaggine (dopo aver detto che vincere a Manchester sarebbe stato un risultato normale) e definisce Amantino Mancini un valido sostituto di Pato (allora compratelo!). Meglio distribuire tapiri, accendere scintille in casa Inter e riempire il silenzio lasciato da Mou. In attesa di vederci recapitare un altro tapiro riflettiamo sul fatto che la settimana non è delle più facili. Stasera si gioca contro il Livorno e sabato affrontiamo in una sfida vitale la Roma. Sarà per questo che è meglio alzare i toni?