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“L’Inter continuerà a vincere, ricordate la cessione di Ibrahimovic?”. Morto un Papa se ne fa un altro, questa la sintesi del Moratti pensiero sulla cessione di Samuel Eto’o (53 presenze nella passata stagione 37 gol al suo attivo). Sono passati 24 mesi dall’affare Ibra, perso lo svedese arrivò in sordina dalla Spagna un calciatore africano più 50 milioni di euro che permisero alla società nerazzurra di attrezzare una rosa che era qualcosa che andava oltre all’esser competitiva.
Quel giocatore africano se ne va ma “tranquilli ricordate la cessione di Ibra?”. E chi se la dimentica, il “dettaglio” riguarda il fatto che sono passati solo 24 mesi, che con la cessione di Ibra arrivò un carico di dobloni più Samuel Eto’o e che con la cessione di Ibra l’Inter rifece mezza squadra.
“Tranquilli ricordate la cessione di Ibra”. La ricordiamo tutti, talmente bene che se dovesse partire Eto’o alle cifre che si leggono (25 forse 30 milioni di euro?) e le alternative da portare ad Appiano Gentile si chiamano Forlan (classe ’79; Palmares Copa America nel 2011); Tevez (classe ’84; Palmares Oro Olimpico nel 2004) e Lavezzi (classe ’86; Palmares Oro Olimpico nel 2008) tutti questi presupposti per stare tranquilli proprio non ci sono, soprattutto se andando a dare un rapido sguardo alla rosa ritroviamo (eccezion fatta per qualcuno) l’ossatura dell’anno del Tiplete, con due anni in più sulle spalle.
“Tranquilli ricordate la cessione di Ibra”. Si, quella era un’altra storia, tra circa 10 giorni dovrebbe iniziare il campionato (salvo scioperi o ritardi vari) e di questi tempi due anni fa la tranquillità regnava veramente ad Appiano.
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