editoriale

Troppi “se” e qualche “ma”…

Se l’Inter non avesse Eto’o sarebbe terz’ultima. Se Krasic non si fosse accidentalmente buttato, Iaquinta non avrebbe mai potuto dimostrare di essere un bravo ragazzo e di conseguenza sbagliare un rigore regalato. Se Samuel un...

Sabine Bertagna

Se l'Inter non avesse Eto'o sarebbe terz'ultima. Se Krasic non si fosse accidentalmente buttato, Iaquinta non avrebbe mai potuto dimostrare di essere un bravo ragazzo e di conseguenza sbagliare un rigore regalato. Se Samuel un bel giorno di tanti anni fa non avesse sputato dalla distanza di venti metri per colpire Nedved, a nessuno oggi sarebbe venuto in mente di invocare la prova tv per il serbo (what's prova tv?). Se domenica sera ci fosse stata quella stessa voglia di applicare il regolamento come in Inter-Samp di un anno fa Orsato non avrebbe preso la sufficienza (e il risultato sarebbe stato diverso). Se Antonini non avesse preso una testata Oddo non avrebbe potuto riempire d'orgoglio Galliani e dare un senso alla presenza di Robinho in campo. Se Rizzoli fosse stato equo (quanta ingiustizia in questo editoriale), la partita al San Paolo non sarebbe finita in disparità numerica. Se al posto di Robinho ci fosse stato Krasic domani la temibile prova tv sarebbe nuovamente sulla bocca di tutti. Se riuscissi a ricordarmi chi cavolo è Asamoah, forse potrei farmi una ragione dell'assenza del Principe nella lista dei Pallone d'oro. Ma non riesco.