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"Sono orgoglioso di aver fatto parte di una squadra che ha fornito la Champions League (al)l'Inter dopo 45 anni." Lucio la butta lì, attraverso il suo account Twitter, quasi a cercare una riconciliazione con il passato, forse troppo frettolosamente rinnegato con quella frase che faceva l'occhiolino agli scudetti bianconeri. Il problema non é che Lucio abbia deciso di andare alla Juve (certo, per i tifosi nerazzurri lo é eccome) e nemmeno che abbia immediatamente imparato a contare secondo l'aritmetica di Torino. Il nocciolo della questione lo trovate in questo tweet desideroso di fare pace con il mondo. Una squadra che ha fornito la Champions. Squadra=Strumento per raggiungere il fine, che é uguale alla vittoria. Gioco per vincere, la squadra nella quale gioco é la variabile. In un professionismo moderno é un discorso molto frequente. Il più semplice da portare avanti.
Difficile é rimanere quando le cose non vanno bene o desiderare così tanto essere parte di una squadra da mostrarsi disposti ad accettare compromessi sul versante economico. Non c'è nessun problema, quando non si trova un accordo le strade si dividono. Irrimediabilmente. I tifosi scontenti sono solo la naturale conseguenza di una scelta. Ogni decisione innesca delle dinamiche, che devono essere accettate. Fa parte del gioco. Quindi non c'è bisogno di tirare fuori il passato per riscuotere approvazione da chi é stato tradito. Ce ne siamo fatti una ragione tempo fa. Che di Facchetti e Zanetti ce ne sono due ogni scatto di secolo. Purtroppo.
Twitter @SBertagna
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