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Sesto posto in campionato, dietro a Milan, Lazio, Napoli, Juventus e Roma. Meno nove dalla capolista. Solo due punti nelle ultime quattro giornate. Quattro partite su cinque, vinte con un gol di scarto, cinque pareggi, tre sconfitte e solo 4 marcatori dall'inizio del campionato: Lucio, Eto'o, Milito e Muntari. Questo è il resoconto del cammino in campionato della squadra che solo sei mesi fa ha vinto la Champions League. Certamente non ci si aspettava una partenza così difficile per quella che fino ad ora era stata considerata una corazzata, senza serie rivali in Italia, e che adesso si ritrova ad inseguire perdendo il ruolo di lepre che aveva svolto negli ultimi cinque anni. I motivi di questa brutta involuzione sono molteplici: c’è da considerare il cambio della guida tecnica, il mercato che ha visto molte uscite e poche ( pochissime ) entrate, i numerosi infortuni, il livello medio del campionato che si è alzato, i rinforzi fatti dalle principali avversarie, la possibile perdita di motivazioni dovuta all’appagamento …
La vittoria ottenuta in casa contro il Twente, e l’accesso sicuro agli ottavi di Champions possono segnare un nuovo inizio. All’Inter manca poco per tornare ad essere la corazzata che tutti temevano, serve ritrovare la fiducia, la grinta e il gioco di squadra, in attesa di tornare sul mercato a gennaio per dare a Benitez gli elementi che mancano: un centrale che sia in grado di sostituire "the wall" (Ranocchia? Andreolli?) in primis, e poi un terzino di spinta (Criscito? Moretti?). Non c’è bisogno di fare colpi eclatanti, col ritorno degli infortunati e qualche nuovo innesto (magari giovane ma già esperto ) la squadra può tornare ad altissimi livelli in breve tempo. Prima del mercato però c'è il Parma, poi la Lazio ed il Werder. Contro i ducali, senza Eto'o sarà battaglia, anche perchè Crespo, Giovinco e Bojinov non sono Janko, Ruiz e De Jong.
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