Non ce ne voglia Rafa se tanti di noi oggi hanno rispolverato vecchi e amati ricordi. Non ce ne voglia perchè tutto questo non ha nulla a che vedere con la sua indiscutibile presenza sulla panchina dell'Inter. Ma il caso mescola spesso coincidenze fortuite e bizzarre come ha fatto con la partita di Champions del Real e inevitabilmente tutti noi abbiamo pensato a lui. Al portoghese, genio irrequieto, seduto sulla panchina dei merengues. Di nuovo a Madrid, di nuovo al Bernabeu, di nuovo in Champions e contro i rivali cittadini. Ci piace pensare che anche per lui oggi sia stata una giornata un pò nostalgica. Che nel preparare la partita contro i rossoneri abbia sentito forte il rumore dei nemici (quasi un derby!), ma anche quello degli amici. Non avrà rimpianto le polemiche, quelle no. Ora che è in Spagna ci pensa lui ad accenderle quando lo ritiene più opportuno. Liquidato Allegri con un "non vedo rivalità tra un allenatore che ha vinto due Champions e uno che ha giocato due partite in Champions", il portoghese ha sminuito ai microfoni il valore della partita ("che vinciamo o che perdiamo sarà sempre mercoledì, domani"), per poi prepararla con precisione maniacale lontano dalle telecamere. Si è dimostrato il condottiero di sempre. Quello che costringe la squadra a pressare anche a due minuti dalla fine e che si esagita davanti ad un gol (l'ennesimo) sbagliato. Tutto questo pur essendo in vantaggio di 2 reti a 0. Sarcasticamente fine quando, a fine partita, ricorda che il suo Real ha vinto con sei giovani in campo. Stasera abbiamo tifato tutti per lui, insomma. E ancora una volta lui non ci ha deluso. E' stata una serata speciale. E, se ci pensate, non poteva essere altrimenti...
editoriale
Un tuffo nel passato
Non ce ne voglia Rafa se tanti di noi oggi hanno rispolverato vecchi e amati ricordi. Non ce ne voglia perchè tutto questo non ha nulla a che vedere con la sua indiscutibile presenza sulla panchina dell’Inter. Ma il caso mescola spesso...
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