editoriale

Una partita ingrata. E quel primo quarto d’ora…

Sabine Bertagna

Una partita ingrata. Inter-Torino è stata una partita ingrata. Nei confronti degli dei del calcio, che immaginiamo preferire incontri esteticamente più godibili. Nei confronti della classifica nerazzurra, che rimane congelata. Nei confronti...

Una partita ingrata. Inter-Torino è stata una partita ingrata. Nei confronti degli dei del calcio, che immaginiamo preferire incontri esteticamente più godibili. Nei confronti della classifica nerazzurra, che rimane congelata. Nei confronti delle aspettative dei tifosi nerazzurri, esaltati da un mercato, sulla carta, vivace e promettente. Ma altra cosa è il campo. L'Inter non riesce a bucare la rete dei granata, che per 94 minuti bloccano e chiudono ogni spazio. Quando sono in difficoltà spazzano sugli spalti. Non esattamente un'interpretazione del bel gioco. Tant'è. I nerazzurri non riescono a pungere. Ed è il Torino al 94° a portarsi a casa un ricco bottino fatto di tre punti. Un gol così uccide qualsiasi sentimento. 

Sulla carta è un'Inter sicuramente offensiva ma gli interpreti deludono. Mancini lo dice più volte nel post partita. Squadra ok fino agli ultimi trenta metri. Poi nulla di ciò che si è visto era all'altezza dei giocatori schierati in campo. Ma la squadra, in generale, dovrebbe accantonare quell'atteggiamento un po' passivo nel quale tende a ricadere quando è in difficoltà. A 5 minuti dalla fine non si può fraseggiare con il portiere e sparare fuori la palla con disperazione. A 5 minuti dalla fine, quando sai che 1 punto non ti servirà a granché (figuriamoci 0 punti) ti devi insediare nella difesa avversaria e prenderli a pallonate. Perché servono sostanzialmente punti e quando finirà il mercato di gennaio non ci saranno più né se né ma.

Mancini, dopo la partita, era abbastanza sereno. Ha analizzato le situazioni, gli infortuni, i cambi obbligati. Un gol al 94°, purtroppo, non ti dà il tempo di rimediare a nulla. Ma certo la partita andava raddrizzata prima a partire da un piglio diverso che in campo non si è visto. Il primo quarto d'ora contro il Genoa dovrebbe diventare, in casa Inter, materiale di ripasso. Il primo quarto d'ora contro il Genoa è stato perfetto. Atteggiamento aggressivo, quasi eccessivo. Volontà di segnare subito. Un quarto d'ora che ha messo in chiaro le cose e che ha annichilito l'avversario. La Juventus, per dire, segna spessissimo nel primo quarto d'ora. Un gol contro il Torino ci avrebbe dato più sicurezza e ne avrebbe tolta agli avversari, che, forse, si sarebbero dovuti scoprire un po' di più. Smettendo di stazionare in 52 nella loro area. Perdere al 94° contro una squadra che si è solo difesa non è ingiusto. Ingiusto è spegnere il cervello ad un minuto dalla fine, concedere un corner e successivamente non marcare nessuno degli avversari in area. Una partita ingrata, Inter-torino. Sotto tutti i punti di vista.

Twitter @SBertagna