editoriale

Una pietra sopra?

Le suggestioni che hanno incorniciato l’ennesima sfida fra Inter e Juventus sono state per certi versi suggestioni bizzarre. Intanto, rispetto alle ultime arrancanti stagioni i nerazzurri si presentavano alla sfida con 8 punti di vantaggio...

Sabine Bertagna

Le suggestioni che hanno incorniciato l'ennesima sfida fra Inter e Juventus sono state per certi versi suggestioni bizzarre. Intanto, rispetto alle ultime arrancanti stagioni i nerazzurri si presentavano alla sfida con 8 punti di vantaggio sui bianconeri. Inter seconda in classifica, Juventus quattordicesima. Il pareggio ha restituito questo responso, anche se in campo le differenze sono state contenute dalla voglia di entrambe squadre di vincere una sfida fondamentale. Non per la classifica, non per i tre punti ma più probabilmente per la storia e per il mai estinto desiderio di rivincita, che ha caratterizzato il confronto tra queste due avversarie negli anni.

E proprio le suggestioni di tutto ciò che non riguardava il campo sono state le grandi assenti del pre Inter-Juventus. La parola Calciopoli non è stata quasi mai nominata. Finalmente, dirà qualcuno di voi. E invece è piuttosto singolare che proprio a ridosso delle motivazioni della Cassazione, che hanno tolto definitivamente la voce alla dirigenza bianconera in merito alla volontà di ricorrere in qualche modo, nessuno abbia ricordato quanto evidenziato nelle pagine finali del processo. L'alterazione dei risultati non era una leggenda, i dirigenti che la perpetuavano erano bianconeri, le vittime non sono i carnefici. Se in questo finale si fosse aperto anche un invisibile pertugio di dubbio ci si sarebbero infilati tutti. Dopo anni passati a chiedere anche ai sassi quanti scudetti aveva la Juventus ci si sarebbe aspettato che, motivazioni alla mano (e anni di conferme in ogni grado di giudizio), si ricordasse come la squadra che beneficiava i favori non fosse di certo quella a tinte nere e blu.

Ma grazie al cielo esiste la Curva Nord. Sempre all'altezza delle partite che contano, sempre pronta a sfoderare coreografie pronte ad entrare nella storia dei capolavori. Domenica sera si è superata e con il giusto mix di ironia ha condito lo sfottò con l'allusione a Calciopoli. Una citazione che andava semplicemente fatta. 

In quanto alla partita, l'Inter ha guadagnato un punto importante contro una squadra solida nonostante la classifica impietosa. Un pareggio che non toglie sicurezze al gruppo di Mancini come lo avrebbe fatto una sconfitta. Un pareggio che disegna un piccolo passo avanti nel consolidamento di una formazione titolare, che difficilmente potrà fare a meno dell'estro di Jovetic. In qualche modo Inter-Juventus potrebbe avere cambiato qualche piccolo equilibrio. A partire dal Mancio, che si è detto stufo delle critiche alla sua squadra nonostante la classifica e i risultati positivi fin qui ottenuti. Un Mancio imrpovvisamente meno british perché in fondo, anche se la sua visione del calcio è cambiata, ci sono cose che non cambiano mai. La rivalità fra Inter Juventus è una di quelle. 

Twitter @Sbertagna

 

 

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