editoriale

Vi assicuro che è cosi

Giorgio Paolo Ravaioli nato il 25/05/1962, è un agente di Milano di Sara Assicurazioni, opinionista per diletto, collabora con TeleLombardia ed InterTv

Alessandro De Felice

Domenica scorsa ho compiuto un gesto a dir poco contrario ai miei principi di cittadino quasi cinquantenne: ho acquistato una copia del quotidiano Tuttosport. L'ho fatto per voi che mi state leggendo. Nel tragitto che mi ha portato all'edicola ho pensato all'uso alternativo che avrei potuto fare di quell'euro, necessaria contropartita economica per assicurarmi quel concentrato di notizie e commenti.Con analogo sforzo finanziario avrei messo le mani su diverse merci in vendita presso i negozi gestiti dai cinesi, come un paio di candele di mediocre qualità o una confezione da 50 bastoncini per l'igiene delle orecchie. Cio' ha incrementato la mole dei dubbi e dei sospetti sull'operazione che andavo a compiere, ma poi ho pensato che,come dicevo, lo facevo per voi e che ne avrei tratto qualche succulento esempio da sottoporvi sull'involontaria maestria di qualche articolista. Detto fatto.Tuttosport non poteva deluderci, lo sapevo. pag. 5 titolo "Chiellini pit stop per i lacci". Premessa: la squadra per la quale tifa il lettore e, probabilmente, l'autore del pezzo in questione e' reduce dall'ennesima batosta stagionale, stavolta ad opera del Bologna. Partiamo col reportage di questo fatto sportivamente fondamentale: "Colpo di scena al dodicesimo del primo tempo: Giorgio Chiellini esce urlando dal campo. Si,urla che si sono rotte le stringhe dalla scarpa e che così non può giocare. allora punta dritto verso gli spogliatoi, fa il cambio tattico, una sorta di pit stop cronometrato e riappare . Rinfrancato e vigoroso. Si rimette al suo posto,sulla fascia sinistra della difesa e lo fa con uno sprint degno dei suoi a grandi falcate. Insomma,per un minutino la Juve è rimasta in inferiorità numerica, ma Giorgio il grande, appene riapparso, si è subito messo a girare al massimo (.....) ". Fermiamoci qui. Con un sospetto: con 11 paia di mocassini la stagione sarebbe andata diversamente?Capitolo "LATTE ALLE GINOCCHIA"INTERO Alessandro Del Piero ci ha fatto la grazia: rinnova con la Juve. Tentata la via ordinaria, quella che tiene col fiato sospeso da tempo a singhiozzi di due anni, ovvero la snervante trattativa, è passato alla formula "datemi quello che volete". Il sistema non è nuovo, ricordo personalmente di averlo sperimentato in un Festival dell'Unità di qualche anno fa all'ingresso del concerto di Gianni Pettenati-era lui,mah...- crepuscolo inesorabile di una carriera che avrebbe meritato un più degno epilogo. Parlo della carriera del cantante, ovviamente.PARZIALMENTE SCREMATO Massimiliano Allegri ha apostrofato con sarcasmo le parole. Livide di prevenzione, pronunciate dal concittadino Mazzarri, in tema di arbitri alla vigilia di Milan- Napoli. Chi lo ha difeso ha sostenuto che il tecnico rossonero, lui, da quando è al Milan non ha mai parlato di arbitri. non mi sembra un argomento a difesa dell'immagine dell'ex dipendente di Cellino. Da una persona educata almeno un "grazie" ce lo saremmo aspettati.SCREMATO Antonio Cassano ha trovato dopo tanti anni di travagliata attività agonistica costellati da eccessi ed escandescenze una sua dimensione soave dalla quale emergono come per liquido di contrasto le ragioni di tante lesioni alla sua immagine. Alla base non c'era un problema di educazione, come arrivò a sentenziare Garrone, ma proprio di un surplus di agonismo. Che, evidentemente, non reggeva. Oggi nel suo nuovo ruolo di abbracciatore di compagni e di simpaticone da panchina declina atteggiamenti da educanda proveniente dalle orsoline di èntreves. Non ha più bisogno nemmeno della mano davanti alle labbra. Ma ci voleva tanto a trovargli 'sto ruolo. Ancora una volta: Grazie milan.