editoriale

VIETATO SBAGLIARE

Sabine Bertagna

Le attese sembrano fatte apposta per dilatare il disagio e trasformarlo in quella sordida impotenza che ci deprime più di ogni altra cosa. Scatta, come sempre in questi casi, una domanda ingenua quanto profonda. Si poteva fare meglio di così?...

Le attese sembrano fatte apposta per dilatare il disagio e trasformarlo in quella sordida impotenza che ci deprime più di ogni altra cosa. Scatta, come sempre in questi casi, una domanda ingenua quanto profonda. Si poteva fare meglio di così? Forse sì. Probabilmente si sarebbe dovuto fare meglio di così. Evitare le parole che sono di conforto al momento, alle quali adesso ripenseremo con un certo risentimento. Rimandare la decisione, se non ancora perfettamente certa. Aver chiara la strada da percorrere. Non è così. Non è questo che oggi traspare. Purtroppo.

Oggi non succederà niente, Stramaccioni è via. Non sta bene. Queste le parole di Moratti, dalle quali è facile intuire una frustrazione dettata dall'urgenza di dover prendere una decisione che per tanto tempo aveva dichiarato fatta e finita. Ci sono dubbi sull'alternativa? Si stanno interpellando altri allenatori? Si vuole aiutare a sistemare Stramaccioni, definendo la sua prossima sede di lavoro? Intanto le ore che passano, oltre che a dipingere un futuro incerto, fanno male a tutti. A chi sta aspettando la sentenza definitiva. A chi questa sentenza la deve emettere. Ai tifosi, che persi tra le lancette dell'orologio, si chiedono come sia stato possibile ricadere in una situazione per noi così familiare. Come è potuto accadere di nuovo?

A posteriori tanti dettagli sembrano acquistare una luce nuova. Le parole non convintissime di Zanetti che delegava ogni decisione a Moratti (pur essendo stata questa già ribadita più volte), una partitaccia che aveva fatto scaldare e non poco Handanovic, duro nei confronti di certe disattenzioni dei suoi compagni, la faccia di Stramaccioni nel post-partita, completamente stranito e allo stesso tempo improvvisamente consapevole. I risultati sarebbero stati probabilmente sufficienti a condannare la sua stagione, ma forse non tutti hanno dato il massimo sempre. Dettagli che potrebbero essere importanti nelle valutazioni del presidente. Sull'ipotesi dell'esonero potrebbe aver pesato anche questo. L'idea che Andrea potesse non avere un controllo totale dello spogliatoio e che certi equilibri fossero ormai inquinati. A quelle condizioni è quasi impossibile fare bene. Detto ciò dall'anno prossimo è davvero vietato sbagliare. E questa è un cosa della quale dovrebbero essere consapevoli tutti. Giocatori compresi.

Twitter @SBertagna