editoriale

Vittoria sul velluto. Palacio è lo ‘Zanetti d’attacco’. Cassano sentiva troppo la sfida ma…

Alessandro De Felice

Cinque gol e nonostante tutto la gara è stata equilibrata. L’Inter ha vinto la sfida contro la Sampdoria per 3 a 2 ma senza patire più di tanto. Buon modo per arrivare alla supersfida di Sabato contro la Juventus. ANTE-POST. Strama sceglie...

Cinque gol e nonostante tutto la gara è stata equilibrata. L'Inter ha vinto la sfida contro la Sampdoria per 3 a 2 ma senza patire più di tanto. Buon modo per arrivare alla supersfida di Sabato contro la Juventus.ANTE-POST. Strama sceglie il 4-3-3 risparmiando unicamente Cambiasso. Al suo posto viene schierato Guarin. Silvestre non conquista il posto da titolare neanche stavolta, mentre in attacco la soluzione è sempre la stessa: Milito, Palacio e Cassano. L'Inter inizia la gara con calma, in maniera molto ordinata ma è la Samp a passare in vantaggio grazie a uno svarione difensivo di Ranocchia che non riesce a spazzare il pallone di testa e ne approfitta Munari in scivolata che anticipa tutti in area piccola. La Samp da buona provinciale, si chiude indietro e l'Inter tenta in ogni modo di scardinare la difesa blucerchiata. Finisce il primo tempo senza tante emozioni e la ripresa si caratterizza per il cambio tra Mudingayi e Cambiasso. Al 51' rosso per Costa che atterra Milito in area ed è lo stesso Principe dal dischetto a rimettere la situazione in parità. Al 61' Milito ispiratissimo ubriaca Gastaldello con una finta e di sinistro coglie il palo. Cassano è sempre vivo e tenta assist a ripetizione, sino a quando al 68' becca quello giusto per Palacio che dal limite dell'area di piatto destro incrocia sul palo opposto e batte Romero. La ciliegina sulla torta però la mette all'80 Guarin su assit ancora di Cassano che gli appoggia il pallone, il Guaro avanza in area e di collo secco batte il portiere blucerchiato. Al 94' Eder invece segna il secondo gol per la sua squadra. L'Inter vince e rimane cosi dietro il treno Juventus. 

CASSANO. Forse questa sera non avrebbe calciato in porta neanche sotto minaccia di vita o di morte. Il legame con la Sampdoria è forte, si sente e lui il massimo di colpe che si vuole assumere è quello di un assit. Ne regala quattro prestigiosissimi, di cui due si trasformano in gol. Fa sempre il suo, rimane in campo per tutti i novanta minuti, bacia la traversa su punizione e riscatta alla grande l'ultima prestazione non proprio incantevole.

PALACIO. E' lo Zanetti dell'attacco. Poco appariscente, ma fa un lavoro pazzesco. Torna indietro, si fa trovare largo, svaria su tutto il fronte d'attacco e segna anche. Uno degli acquisti azzeccatissimi dell'ultimo anno. Ormai ha rotto il ghiaccio e sta cominciando a segnare a San Siro con grande continuità. Certo che se segnasse anche in trasferta Domenica prossima...