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La partita contro la Lazio è stata una partita particolare. Non solo grazie all'atmosfera carica di emozioni per i saluti al Capitano, al Principe, a Samuel e forse al Cuchu. Non solo per il risultato, un 4 a 1 rifilato alla Lazio che in tempi di vacche magre è forse scivolato fin troppo in secondo piano. Non solo. Pochi minuti prima dell'inizio della partita, quando lo speaker ha nominato uno ad uno giocatori ed allenatore, sono partiti i fischi. Walter Mazzarri, fischi. Il malcontento che fino a quel momento sembrava dividere la piazza nerazzurra, probabilmente alimentato dalla brutta prestazione della squadra in uno dei derby più tristi che la storia ricordi, è sfociato improvviso, ma non imprevisto proprio al Meazza. E Walter non avrà potuto non notarlo.
Sarà stato per quei fischi che Mazzarri è sembrato così distante? Impassibile ai gol? Quasi non fosse stato invitato alla festa che era in corso? La squadra ha dato il meglio di sé e lo ha fatto in onore del suo Capitano. Ad ogni gol i giocatori si sono precipitati verso la panchina ad abbracciare Zanetti. La festa era lì e sugli spalti. Mentre a pochi metri saltava all'occhio il silenzio distante di WM. Rotto nel post partita da dichiarazioni sfuggenti. Sarà stato per questo motivo che il tecnico ha deciso di disertare la festa di Pupi? Nella serata di Zanetti, Walter Mazzarri è stato senz'altro il grande assente. Fuori dal gruppo.
Thohir si è affrettato a sostenere il proprio allenatore contro un clima diventato improvvisamente molto ostile. L'obiettivo Europa è stato centrato. Ci si potrebbe concentrare già sulla prossima stagione, pensare alla rosa, ai rinforzi e agli acquisti. Eppure, anche se non formalmente, un problema allenatore ora c'è. Mazzarri ha fatto capire di voler certezze dalla proprietà che riguardano principalmente il suo contratto. Per non sentirsi un allenatore in scadenza. I fischi hanno sicuramente accelerato i processi di valutazione che ci saranno a breve e il confronto fra tecnico e società passerà anche da questo scenario. Non perché i tifosi decidano le sorti di una società. La società non può però non tenere conto delle pressioni alle quali è esposto l'allenatore che ha deciso di sostenere. I fischi sono una parte importante di queste pressioni. Nella serata in cui Zanetti ha salutato e Kovacic si è preso il ruolo di leader, Mazzarri ha scelto una posizione defilata. Poteva essere anche la sua festa. I fischi l'hanno rovinata. Quei fischi rischiano di essere il termometro con il quale società e tecnico si misureranno per prendere una decisione. Dentro o fuori. La via di mezzo non esiste.
Twitter @SBertagna
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