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Antinelli a FcIn1908: “Moratti stanco dell’Inter, Kovacic è regista. Strama…”

Alessandro De Felice

Le cessioni delle quote della Saras ai soci russi, gli infortuni, il ruolo di Kovacic e la gara di Coppa Italia contro la Roma. Di questo e tanto altro Fcinter1908.it ha parlato con il giornalista di Rai Sport, Alessandro Antinelli. Ecco cosa ci...

Le cessioni delle quote della Saras ai soci russi, gli infortuni, il ruolo di Kovacic e la gara di Coppa Italia contro la Roma. Di questo e tanto altro Fcinter1908.it ha parlato con il giornalista di Rai Sport, Alessandro Antinelli. Ecco cosa ci ha detto: 

E' notizia di oggi la cessione di quote della Saras alla Rosneft,  una buonanuova per i tifosi interisti?

"Notizia buona si ma la realtà è così, abbiamo avuto una gestione dell'Inter bella lunga da parte di Moratti.Da almeno 2-3 anni da dopo il triplete, se qualcuno si fa avanti la possibilità di trattare la cessione c'è, anche perchè Moratti comincia a essere un pò stanco, un grande tifoso dell'Inter certo, si era addirittura parlato di un gruppo del Kazakistan interessato da ciò si capisce che le porte sono aperte, il patron nerazzurro cerca nuovi acquirenti, gente che possa immettere denaro fresco, è una notizia positiva per l'Inter quella di oggi. L'Inter di fatto ha bivaccato con i resti della squadra del Triplete, i soldi gli ultimi anni li ha investiti male, ha fatto operazioni che non sono convenute alla squadra, penso a Coutinho, Alvarez, Pereira, investimenti grossi in termini di ingaggio e cartellino, che alla riprova dei fatti non sono risultati convenienti, sono errori sui quali Moratti dovrà riflettere per il futuro per la gestione della prossima stagione. Poi c'è anche il fatto che serve denaro per prendere dei top player, se tu vuoi tenere Stramaccioni come allenatore servono degli attaccanti esterni, faccio un esempio: si può provare a competere per il cartellino di Robben ma serve qualcuno che foraggi l'operazione, un nuovo partner per poter competere, altrimenti dovrai ridimensionare o pensare ad altro".

Strama ha rischiato molto inserendo Nagatomo contro il Cagliari, viste le sue precarie condizioni e lo stato del campo di certo non ottimale?

"A posteriori è una lettura che abbiamo fatto in tanti, poteva non rischiarlo per la partita di Coppa Italia contro la Roma, ma è anche vero che il numero degli infortunati dell'Inter comincia a diventare impressionante, ci può stare che un allenatore vada in confusione e non lo voglio giustificare completamente però dico che ci può stare, come l'operazione Samuel centravanti, sei disperato e in un certo frangente della partita della stagione si tenta la carta Nagatomo sperando che stia bene. In realtà vanno sommate una serie di responsabilità quando si parla di Inter in questa stagione maledetta, ci sono gli arbitri, qualcosa non è andato, una serie di scelte sbagliate, scelte sbagliate di mercato, io quelle le metto al primo posto e poi c'è il corto circuito con lo staff medico. Tra le tante cose da fare, Moratti,quando pianificherà per la prossima stagione, dovrà cercare di rimettere i fili insieme, di riconnettere lo staff medico con lo staff tecnico e con chi decide per il mercato, di rifare una serie di connessioni che sono venute meno. Tornando alla tua domanda, a posteriori poteva non rischiarlo, ma vista l'emergenza infortuni ci può stare che vada in confusione e commetta un errore l'allenatore".

Nel post partita di Cagliari-Inter Stramaccioni ha indicato come chiave della partita l'uscita di Gargano per infortunio, sei d'accordo?

"E'una lettura giusta, giocatori di qualità e di fosforo l'Inter non ne ha, nel senso che dal momento in cui ha perso la qualità di Sneijder non puoi sperare che Kovacic, un diciottenne, con un grande avvenire davanti, possa risolvere i probelemi di una squadra. Gargano, rinforzo arrivato a ridosso della prima partita di campionato, era il giocatore che poteva dare un pò di ordine e geometria, nelle prime partite si era presentato come un piccolo Pizarro, in realtà è un Pizarro miniatura miniatura, parliamo di un giocatore di una classe più bassa rispetto a Pizarro.  E'chiaro che quando metti Kuzmanovic al posto di Gargano perdi qualità, due giocatori completamente diversi, ma quelli ha Stramaccioni, lui lamenta l'uscita di Gargano perchè perde un minimo di geometria e di gioco,già venuta meno con la cessione di uno come Sneijder".

Kovacic meglio regista o trequartista?

"Deve giocare qualche metro indietro come gioca con la nazionale, può fare la mezz'ala benissimo, può essere un giocatore di impostazione, se cresce un pochino fisicamente è un giocatore che in un eventuale centrocampo a quattro con due mediani, può essere uno dei due:uno che fa legna e Kovacic che imposta".

La partita con la Roma rappresenta per  Stramaccioni l'ultima spiaggia?

"La partita di Coppa Italia vale molto, tenendo conto la stagione disgraziata dell'Inter,se passi la semifinale, vai in finale, la vinci e porti a casa la Coppa Italia, il 27 di Maggio farai tutto un altro ragionamento. Non credo che sia lo svincolo terminale per Stramaccioni, lui è una scelta di Moratti, il presidente credo conosca le attenuanti generiche di Stramaccioni: non ha avuto in partenza la squadra che aveva chiesto come giocatori, se l'è vista ritoccata, vedi il caso Sneijder per esigenze societarie,e Stramaccioni le ha appoggiate, ha fatto l'aziendalista e anche in quel caso si è sintonizzato bene con Moratti. Secondo me al di là della partita con la Roma resta il favorito per la panchina dell'Inter dell'anno prossimo".

Parallelismo tra Zeman e Stramaccioni sul gioco che entrambi avrebbero voluto esprimere con i rispettivi undici?

"Non credo sia la stessa cosa, Zeman aveva la squadra che voleva,poi ha fallito per il suo integralismo, non è riuscito a dargli l'impronta che avrebbe voluto, è stata bellissima fino a Dicembre, l'utopia di Zeman penso si sia consegnata alla storia con quest'ultimo tentativo romano. Il discorso di Stramaccioni è diverso, lui ha deciso di partire con Sneijder trequartista, Cassano dava qualità insieme Milito, già là però aveva snaturato la sua idea originaria, ma gli esterni offensivi che lui voleva non ce l'aveva perchè Palacio ha giocato da esterno offensivo ma in realtà è una seconda punta, il giocatore giusto sarebbe stato Robben, un attaccante esterno di quel tipo era quello che serviva a Stramaccioni,però per averlo la società si sarebbe dovuta iscrivere a quell'asta a dir poco proibitiva. Stramaccioni nel ritoccare il materiale umano che aveva, come nel caso di mettere la difesa a tre, è stato bravo, sembrava che con quel modulo lì le cose andassero meglio,poi è stato costretto a ricambiare ancora. Quando lui dice che è stato un calvario questa stagione dice la verità, non si può paragonare con Zeman perchè non ha mai cambiato niente, nonostante le varie contingenze, il 4-3-3 l'ha messo sempre. Paradossalmente nonostante la giovane età Stramaccioni è stato bravo in certi momenti della stagione, poi è andato alcune volte in confusione ma ci può stare vistà l'età".