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ESCLUSIVA BONINSEGNA: “KONDOGBIA GIOCHI SEMPRE. JUVE? SPERIAMO ARBITRO NON INCIDA. THOHIR…”

Fabrizio Longo

A pochi giorni da Juventus-Inter, FcInter1908.it ha raggiunto uno dei calciatori che più di tutto può parlarci del valore di questa partita, avendola giocata con entrambe le maglie: Roberto Boninsegna. Una chiacchierata per ripercorrere la sua...

A pochi giorni da Juventus-Inter, FcInter1908.it ha raggiunto uno dei calciatori che più di tutto può parlarci del valore di questa partita, avendola giocata con entrambe le maglie: Roberto Boninsegna. Una chiacchierata per ripercorrere la sua esperienza all'Inter, i ricordi e i tradimenti, con aneddoti e parole da far rimpicciolire il cuore a chi "crede nelle rovesciate di Bonimba".

Boninsegna, Juve-Inter è un po' la sua partita. Lei, cresciuto nel vivaio dell'Inter, tornato all'Inter da giocatore affermato prima di passare alla Juve. Provando a ripercorrere il tutto in poche parole, cosa direbbe?

"Io nasco interista e come calciatore vengo fuori proprio dal settore giovanile dell'Inter. Stavo per esordire in prima squadra prima che Herrera mi facesse fuori e mi mandasse in prestito in Serie B. Dopo 3 anni in B faccio 3 anni al Cagliari e lì "esplodo".  Allora torno all'Inter perché il Cagliari aveva bisogno di far cassa e poteva farlo o con me o con Riva, ma lui non voleva andar via. Dissi al Cagliari: "Io qui sto bene, ma se devo andar via voglio andare all'Inter" e mi accontentarono. Dopo 7 anni in nerazzurro Fraizzoli decide di mandarmi alla Juventus, ma io non volevo andarci. E' stato come un tradimento, mi sentivo una bandiera inamovibile dell'Inter. Ero consapevole del fatto, però, che l'"Inter Mondiale" di Corso, Burgnich, Suarez era finita. Io mi son preso del "traditore" ma il traditore è stato Fraizzoli che si lasciò convincere da chi mi dava per finito. Così andai alla Juve e feci 3 anni splendidi in cui vincemmo 2 scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Uefa". 

Ha lasciato bei ricordi in entrambe le squadre, ma il suo cuore è più nerazzurro o bianconero? 

Io sono nato interista, ma mi sono sempre comportato da professionista. Quando incontrai l'Inter per la prima volta con la maglia della Juve feci una doppietta. Volevo dimostrare a Fraizzoli che si sbagliava a darmi per finito. Ho preparato quella partita con grande cattiveria. 

Lei segue ancora l'Inter?

Si, la seguo. Spesso vado allo stadio, ma domenica non andrò. La vedrò in tv.

Spesso all'Inter viene rimproverato che le manchi un'anima, lo spirito di gruppo. Lei era un tipo molto eccentrico: c'è, secondo lei, qualcuno nella squadra attuale che potrebbe dare una scossa emotiva? Chi è l'uomo dalla personalità forte che potrebbe imporsi e cambiare questa squadra?

Quest'anno Mancini non ha ancora dato continuità tecnico-tattica, ma spero abbia capito che deve farlo. Non è riuscito a trovare gli 11 su cui porre le basi, e questo comporta che manchi l'affiatamento. Il 3-3 di Verona è esemplare. Anche con la Fiorentina ci sta perdere, ma ci sono modi e modi: a parte il fatto che c'è stato un arbitraggio scandaloso, ma non solo a sfavore dell'Inter, perché ricordiamoci che Telles andava espulso prima per il tocco di mani, e ci sarebbe stato anche rigore per loro.

Lei ha anche esperienze da allenatore. Ha lanciato Toldo e molti altri nella Nazionale che ai tempi allenava, quella della Serie C. A suo modo come dovrebbe giocare questa Inter?

Io giocavo con un 5-3-2, ma era un altro calcio. Mancini gioca con la difesa a 4, è tutta una questione soggettiva.

Cosa ne pensa di Kondogbia?

Anche al bar che frequento mi chiedono se vale 35 milioni (ride, n.d.r.). Ultimamente l'ho visto meglio, a Firenze ha giocato molto bene. E' un tipo di calciatore che più gioca e più rende, bisogna dargli continuità.

Juve-Inter: cosa deve far l'Inter per portare a casa un buon risultato?

Una partita accorta. L'importante è non perdere perché è una specie di ultima spiaggia. Speriamo che la Juve sia spompata e speriamo in un arbitraggio giusto, perché quando si gioca contro la Juve ci sono sempre problemi di arbitraggio.

Che pronostico si sentirebbe di fare?

Ripeto che portare a casa un pareggio sia già un buon risultato, vincere sarebbe ottimo. La Juve è la squadra più forte d'Italia e merita di vincere lo scudetto. Il Napoli purtroppo ha la squadra un po' corta. 

Che idea si è fatto della vicenda Thohir e dei detrattori che continuano a dar l'Inter ad un passo dal fallimento e con l'acqua alla gola?

Non entro nel merito, ma dico che finchè c'è Moratti c'è speranza. Io credo e spero che se Thohir dovesse mollare lui si riprenderà tutta l'Inter. 

Sente ancora Moratti?

Fin quando c'era lui facevo l'osservatore per l'Inter, ma quando è arrivato Thohir la vecchia guardia è stata fatta fuori, ovvero io Suarez, Burgnich, e credo che Moratti non abbia potuto far niente per impedire ciò non avendo la maggioranza. Con Moratti ho sempre un rapporto abbastanza buono.