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Contrattura o stiramento? Quanti infortuni, conosciamoli meglio…

Alessandro De Felice

Nuova ed importante rubrica per fcinter1908.it. La nuova redattrice, Elisa Dozio, studente universitaria in osteopatia, ci racconta quali sono le reali entità degli infortuni, accorsi ai nostri calciatori. Avremmo così di volta in volta, un...

Nuova ed importante rubrica per fcinter1908.it. La nuova redattrice, Elisa Dozio, studente universitaria in osteopatia, ci racconta quali sono le reali entità degli infortuni, accorsi ai nostri calciatori. Avremmo così di volta in volta, un quadro clinico completo sull'infortunio, andando a conoscerlo in tutte le sue caratteristiche. Che cosa è uno stiramento o una contrattura? Ve lo spiega Elisa:

Il fattore che determina una lesione muscolare è sempre il trauma che si verifica quando si superano i limiti della resistenza muscolare in rapporto allo stato di tensione prodotta dal muscolo.Fondamentalmente abbiamo due tipi di lesioni:• Lesione da trauma diretto: grado lieve, moderato, severo• Lesioni da trauma indiretto: contrattura, stiramento, strappo

La CONTRATTURA è un dolore muscolare che insorge quasi sempre a distanza dall’attività sportiva, mal localizzato, e imputabile ad affaticamento del muscolo in assenza di lesioni anatomiche evidenziabili. Essa viene presentata come un prestiramento del muscolo con successivo indurimento che avviene in genere perché l'azione meccanica del muscolo è sfuggita al controllo del sistema nervoso centrale. Quando si fa un movimento non programmato il muscolo meccanicamente risponde ma si indurisce, il neurone non trasmette e le fibre si tirano o si torcono.È la meno grave tra le lesioni muscolari acute, in quanto non si ha lesione delle fibre muscolari.

LO STIRAMENTO O ELONGAZIONE MUSCOLARE, è un episodio doloroso acuto insorto durante attività sportiva, ben localizzato e attribuito a disturbo funzionale delle miofibrille o a lesioni submicroscopiche, con conseguente ipertono del muscolo accompagnato da dolore. Esso è una lesione di media entità che altera il normale tono muscolare. In una scala di ipotetica gravità potremmo collocarla tra la semplice contrattura (aumento involontario e permanente del tono muscolare ) e lo strappo (rottura delle fibre muscolari).Lo stiramento è piuttosto frequente in ambito sportivo ed è causato dall'eccessivo allungamento subito dalle fibre muscolari. Tale stiramento può verificarsi in situazioni diverse per cause diverse.Ogni muscolo del corpo possiede dei recettori in grado di trasmettere informazioni sulle sue condizioni al sistema nervoso centrale. In particolare i fusi neuromuscolari inviano informazioni relative alla velocità e all'entità dello stiramento. Quando un muscolo si allunga eccessivamente (si stira) anche i fusi (posti in parallelo alle fibre muscolari) si allungano determinando il cosiddetto riflesso da stiramento. Tale fenomeno causa un'improvvisa contrazione muscolare che si associa ad un contemporaneo rilassamento del muscolo antagonista. Questo meccanismo permette di salvaguardare la struttura muscolare ma in particolari circostanze (affaticamento) può risultare insufficiente predisponendo l'atleta allo stiramento muscolare.Il riposo è l'unica terapia realmente efficace. L'osservanza di un periodo di stop compreso tra le due e le tre settimane è altresì fondamentale per scongiurare il rischio di eventuali recidive. Si consiglia l'immediata applicazione del R.I.C.E, il protocollo più accreditato per le lesioni acute. In questa fase gli obiettivi sono: l'immobilizzazione, l'applicazione di un impacco freddo (borsa del ghiaccio o spray) e di un bendaggio compressivo per ridurre l'emorragia e sollecitazioni meccaniche sulla struttura lesa

La DISTRAZIONE MUSCOLARE (strappo muscolare) dolore acuto violenta attribuibile a lacerazione di numero variabile di fibre, accompagnato da stravaso ematico. Suddiviso in 3 gradi:• Grado 1: lacerazione di poche miofibrille all’interno del fascio muscolare• Grado 2: lacerazione di uno o più fasci muscolari che coinvolge comunque meno dei ¾ della sezione del muscolo in quella zona• Grado 3: coinvolge più dei ¾ del muscolo a sua volta si può distinguere in parziale o totaleEsso fa parte delle lesioni muscolari acute di una certa gravità che comportano la rottura delle fibre muscolari ed è classificabile in base all'entità delle fibre lesionate (I, II, III grado). Questo tipo di lesione si verifica in genere in ambito sportivo con sollecitazioni muscolari improvvise dove è richiesta un'azione esplosiva (scatti, sprint).

La sintomatologia della distrazione, è proporzionale al danno muscolare e consiste nell'insorgenza di un dolore acuto, trafittivo, ben localizzato nel muscolo, che ostacola lo svolgersi dell'attività in corso. Nella cura delle distrazioni è fondamentale la tempestività dell'intervento, sia nel riconoscimento dei sintomi con la conseguente interruzione dell'azione muscolare per evitare l'aggravamento della patologia, sia nella somministrazione della terapia. La distrazione comporta una rottura delle fibre muscolari che, non presentando grandi proprietà rigenerative, lasciano quindi spazio a del tessuto cicatriziale di elasticità minore delle fibre originali. Una guarigione, nel senso del ripristino del muscolo originale, non è quindi possibile, mentre lo è il ritorno all'attività muscolare con perdita di efficienza proporzionale all'entità della lesione subita.La prognosi della distrazione è dai 20 giorni minimi di riposo assoluto del muscolo a più di 40 giorni. Il ritorno all'attività sportiva può essere posticipato anche fino a quattro mesi. La terapia immediata consiste nell'applicazione di ghiaccio sulla parte interessata per i primi giorni, unitamente alla somministrazione di farmaci antinfiammatori e miorilassanti. Nelle distrazioni di grado maggiore è fondamentale l'intervento dell'ortopedico con l'associazione di terapie collaterali (massoterapia, tecarterapia, osteopatia etc.). È importante sottolineare che sul piano clinico il confine tra stiramento e strappo muscolare di 1° grado è molto sfumato, per cui è utile un’ecografia a 48-72 ore dal trauma.