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L'Inter ha acciuffato in extremis la seconda qualificazione di fila alla fase a gironi di Champions League. Il merito per la vittoria con l'Empoli, grazie alla quale i nerazzurri hanno ottenuto il pass per la coppa dalle grandi orecchie, è in buona parte anche di Danilo D'Ambrosio. Ne abbiamo parlato con Vincenzo Pisacane, procuratore del calciatore nerazzurro, raggiunto in esclusiva per Fcinter1908.it: "Era molto emozionato, ma anche scosso perché è stata una partita molto tirata. Mi ha detto di aver perso 10 anni di vita (sorride, ndr). Una gara dura, da dentro o fuori, contro una squadra che gioca molto bene a calcio. Per l'Inter la Champions League è una normalità, per cui sarebbe stato un peccato se non ce l'avesse fatta. Ma in particolare mi preme dire una cosa..."
Prego...
"Qualcuno della stampa ha descritto quel salvataggio nel finale di gara come un "quasi autogol". Ho trovato imbarazzante questa definizione per un intervento di sinistro, quasi sulla linea, anticipando due avversari che si trovavano alle sue spalle".
Per gli standard che ha raggiunto e per l'importanza che ha assunto nelle ultime stagioni dell'Inter, lo infastidisce il fatto che talvolta il suo apporto non venga riconosciuto a dovere?
"Queste cose danno più fastidio a me che a lui. L'ultima mi ha fatto male perché mi è sembrata una cosa fatta con una certa premeditazione. Mi è dispiaciuto che il suo intervento sia stato interpretato in quel modo da qualcuno e che abbia portato a qualche brutto voto in pagella. È sottovalutato da alcuni giornalisti, ma allenatori e direttori lo hanno sempre tenuto in considerazione ed è questo che conta".
Un altro snodo importante della stagione dell'Inter con D'Ambrosio protagonista è stato il derby di ritorno. Anche in quel caso, Danilo ha salvato la squadra nel finale...
"Se proviamo a chiederglielo adesso, sono sicuro che nemmeno se lo ricorda. Per lui è normale giocare partite ad alto livello, visto che ha scelto di indossare una maglia gloriosa come quella dell'Inter. Dà il 100% in qualsiasi momento perché è fatto così anche nella vita: mette tutto quello che ha in ciò che fa".
Si aspettava di diventare leader di una piazza che ora gli vuole davvero bene e nella quale si è ambientato alla perfezione?
"Sono anni che è all'Inter ed ha sempre cercato di dare il suo contributo. È un grande professionista e questo gli viene riconosciuto anche dai compagni di squadra. Il suo atteggiamento in campo e fuori dal campo lo ha portato ad essere così importante nello spogliatoio".
Ogni anno spuntano puntualmente nomi per la fascia destra destinati a prendere il posto di D'Ambrosio, ma altrettanto puntualmente è lui a conquistare la fiducia del tecnico e a rubare la scena...
"Si parla sempre di altri giocatori e quasi mai di Danilo, ma poi ogni volta riesce a ritagliarsi il suo spazio. Ormai è la normalità e non ci facciamo più caso, lui ha dimostrato che può essere un giocatore importante per l'Inter e continuerà a farlo finché rimarrà in nerazzurro".
Rinnovo in vista?
"È sempre importante quando la società ripaga i tuoi sforzi e dimostra di avere fiducia in te. Ne parleremo sicuramente a breve insieme al direttore".
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