Qualche giorno fa, l'indiscrezione di Repubblica secondo cui Mauro Icardi e Wanda Nara potrebbero intraprendere un'azione legale nei confronti dell'Inter con lo scopo di liberarsi a parametro zero ha scosso l'intero mondo nerazzurro. Fra sussurri più o meno fondati, il popolo interista si interroga sulla clamorosa possibilità che questo terremoto sconvolga il mercato della società. Mentre Icardi e Wanda vanno avanti per la loro strada, pur consapevoli che né Conte né i dirigenti nerazzurri ritengono l'argentino parte del progetto tecnico, FCInter1908.it ha provato a capire quali potrebbero essere i rischi per il club nel caso in cui la coppia decida effettivamente di percorrere questa strada. Per farlo, abbiamo contattato in esclusivaCarlo Rombolà, esperto in Diritto dello Sport e Docente Luiss.
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ESCLUSIVA Avv. Rombolà: “Icardi come Pandev? Zero chance, mancano 2 fattori. E fu lui a tirarsi indietro”
L'avvocato esperto in Diritto dello Sport e Docente Luiss è intervenuto ai microfoni di Fcinter1908.it
Buonasera Avv. Rombolà. Allora, il mondo Inter è stato scosso dalle voci secondo cui Mauro Icardi potrebbe intraprendere azioni legali contro la società per svincolarsi a zero. E' uno scenario credibile?
Al momento non è uno scenario credibile, tra il dire e il fare c’è di mezzo un oceano, e l’ipotesi svincolo mi sembra una soluzione remota e perciò improbabile.
Posto quanto detto prima, immagino che l’argentino potrebbe brandire l’arma della mancata convocazione in ritiro, qualora accadesse davvero. Per quel che riguarda il passato, mi vengono in mente la mancata convocazione in occasione di una gara di coppa, la rimozione della fascia di capitano e la percezione dell’isolamento nello spogliatoio dell’Inter.
L'Inter può essere relativamente tranquilla in questa situazione?
L’Inter può rimanere tranquilla nella misura in cui sarà in grado di spiegare le motivazioni che hanno indotto il Club a rapportarsi in un determinato modo al calciatore.
Potrebbero essere episodi come il rifiuto alla convocazione per la partita di Vienna e il presunto problema grave al ginocchio, poi smentito dalla società, le basi su cui l'Inter fonderà eventualmente la propria difesa?
Potrebbero, certo. Ma è opportuno evidenziare che stiamo discutendo senza conoscere parecchi tasselli del puzzle, ignorando chi ha fatto esattamente cosa, a parte ciò che è stato reso pubblico.
Quante possibilità ha, eventualmente, di vincere la causa contro l'Inter e liberarsi così a zero?
Difficile rispondere, bisognerebbe leggere gli atti processuali per farsi un’idea. Per quel che ne sappiamo, è più probabile che si arrivi a una soluzione consensuale, magari al ritorno dalle vacanze del calciatore.
Una mancata convocazione per il ritiro di Lugano e per le tournée in Cina e Singapore rappresenterebbero un boomerang per l'Inter oppure il club sarebbe comunque in potere di giustificare questa scelta esclusivamente come una decisione tecnica?
Un club può prendere qualsiasi decisione, se supportata da ragioni giuridiche non arbitrarie o pretestuose: le decisioni tecniche, se davvero tali, sono insindacabili. Per diventare condotte illegittime dovrebbero essere presenti due fattori: l’assenza di una valida giustificazione e l’intento vessatorio nei confronti del calciatore.
Decisamente no, ogni società ha il diritto di fare le proprie scelte tecniche senza che queste rappresentino un’indebita compressione dei diritti degli altri compagni di squadra.
L'Inter potrebbe anche decidere di acquistare un attaccante in più per spingere proprio Icardi ad accettare la posizione della società. Sarebbe una strategia produttiva?
Qui temo di non saper rispondere, sono scelte strategiche che non rientrano nelle mie competenze.
Alla luce dell'uscita del club dal Settlement Agreement con la UEFA, è credibile ipotizzare l'acquisto di Lukaku a prescindere dalla risoluzione del caso Icardi per le casse nerazzurre?
L’uscita dal Settlement Agreement non autorizza il Club a operare al di sopra delle sue possibilità: semmai, è la testimonianza che si è lavorato ottimamente per rispettare i parametri imposti dalla UEFA. Detto questo, non esistono operazioni di mercato impraticabili per definizione, tutto è concesso se adeguatamente programmato e supportato da bilanci in salute.
Quanti punti di contatto ci sono fra questo caso e quello Pandev-Lazio del 2009?
Dal punto di vista processuale, per adesso nessuno, poiché Pandev agì contro la Lazio per la violazione di una serie di obblighi previsti dall’Accordo Collettivo A.I.C./F.I.G.C., mentre Icardi non ha ancora intrapreso questa strada. Dal punto di vista sostanziale, non vedo alcuna analogia, perché nel 2009 Pandev fu messo a margini dal suo club, mentre nel caso Icardi non si può fare a meno di notare che è stato il giocatore a rifiutare, per primo, una convocazione all’indomani della rimozione della fascia di capitano, per poi riprendere contatti con l’allenatore (che si era lamentato pubblicamente di ciò) per tramite del proprio avvocato.
Secondo lei, quella di Icardi potrebbe essere un piano supportato da altri club (per esempio la Juventus) per provare ad acquisire il cartellino del giocatore a costo zero?
Mi sembra un’ipotesi sin troppo machiavellica e fantasiosa, a cui non mi sento di dare credito.
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