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ESCLUSIVA Bergonzini: “Inter, Ginter più forte di Skriniar. Bensebaini? Nel 3-5-2 è…”

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FCInter1908 ha intervistato Elmar Bergonzini, giornalista della Gazzetta, per parlare dei nomi dalla Bundesliga fatti in ottica Inter

Marco Macca

Venti tedeschi soffiano sull'Inter. Che guarda al futuro, volgendo lo sguardo al di là delle Alpi, dove la Bundesliga offre occasioni di mercato da acciuffare di corsa. Matthias Ginter, Denis Zakaria. Sono loro i nomi accostati ai nerazzurri in vista della prossima stagione. Entrambi disponibili a parametro zero da luglio, il duo del Borussia Moenchengladbach (in particolare il difensore della nazionale tedesca) è finito nel mirino di Marotta e Ausilio. Per conoscerli meglio, FCInter1908.it ha intervistato Elmar Bergonzini, giornalista della Gazzetta dello Sport esperto di calcio tedesco.

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Ciao Elmar. Si parla tanto di Ginter in arrivo all'Inter dalla prossima stagione. Quanto è concreta questa pista di mercato?

In Germania si sa da tempo. Lui si sta guardando intorno, insoddisfatto dei risultati del Borussia Moenchengladbach. E' un ambizioso, ha giocato tanto in Europa e giocare in una squadra che non si qualifica per le coppe europee è un colpo per le sue ambizioni. Comprensibilmente si sta guardando intorno. Fino a qualche mese sembrava fosse indirizzato a rinnovare per non andare via a zero, chiedendo poi la cessione in estate. Evidentemente, ha cambiato posizione.

Ti risulta l'interesse del Bayern Monaco?

Il Bayern potrebbe cercare un difensore qualora Sule, anche lui in scadenza, decidesse di non rinnovare. Ma a Monaco hanno investito già tanto in difesa, prendendo Upamecano la scorsa estate. Non credo faranno grossi movimenti, semmai prenderanno un'alternativa. Non credo andranno su Ginter.

Tu che sei un esperto di calcio tedesco, puoi raccontarci meglio il calciatore?

Lui sa giocare benissimo sia in una difesa a quattro, sia in una difesa a tre come fa in Nazionale, sia come centrale che, soprattutto, come braccetto di destra. Lui nasce centrale in una linea a quattro, ma si è adattato essendo molto intelligente tatticamente. Non è un giocatore velocissimo alla Cordoba, ma non è lento. Sa leggere le giocate e negli interventi è molto rapido. Sa giocare anche terzino destro e, dunque, è abituato anche a spingere sulla fascia. Per me, dunque, andrebbe molto bene per la difesa di Inzaghi.

Il terzo di destra di una difesa a tre è il ruolo ora occupato da Skriniar...

Per me lui è più forte di Skriniar.

Addirittura?

Eh beh, in carriera ha fatto di più. Stiamo parlando di un Nazionale tedesco, uno che ha giocato più partite in Champions League. Il campionato tedesco viene spesso sottovalutato, ma se andiamo a guardare le big d'Europa, soprattutto inglesi, contano molto sui giocatori provenienti dalla Bundesliga. Vedi il City con Gundogan e de Bruyne, il Liverpool con Firmino, senza contare gli allenatori Klopp e Tuchel nel Chelsea. Sono tutti elementi di qualità. Stiamo parlando di un nazionale tedesco e non ho alcun dubbio che oggi sia più forte di Skriniar, la carriera per il momento lo conferma.

A questo punto il dubbio sorge spontaneo: si accontenterebbe di fare anche panchina? O il suo arrivo è l'indizio di una cessione eccellente?

E' possibile. Ma possiamo girare la questione al contrario: potrebbe non essere lui a doversi accontentare di andare in panchina, ma de Vrij e Skriniar. Chi lo dice che lui, una volta adattatosi alla nuova realtà, non se la possa tranquillamente giocare? Una squadra che vuole stare ad alti livelli in Italia e in Europa deve avere ottime alternative. Nel calcio di oggi, se sei forte giochi. Potrebbe essere l'indizio di una grande cessione, certo. Ma prendere uno come Ginter a zero sarebbe comunque un grosso guadagno.

Potrebbe giocare anche da centrale nella difesa a tre al posto di de Vrij?

Centrale in una difesa a tre non me lo ricordo. Lo ha fatto a quattro. Potrebbe farlo, sì, ma io sinceramente non me lo ricordo.

In sintesi, a zero sarebbe un gran colpo...

Sì, certo. E' un nazionale tedesco. Non so nella storia del calcio quante volte sia capitato che un qualsivoglia club sia riuscito a prendere un nazionale così a parametro zero a meno di 30 anni.

In ottica Inter, guardando in casa Borussia Moenchengladbach, si è parlato anche di Zakaria. Che giocatore è? Sarebbe un bel colpo a zero?

Anche lui sarebbe un bel colpo, anche se meno rispetto a Ginter. E' un centrocampista totale, bravo in entrambe le fasi. Molto fisico, più quantità che qualità, bravo soprattutto in interdizione. Visto che parliamo di Inzaghi, può ricordare Leiva. Magari è meno irruento, ma forse tratta un po' meglio il pallone. Anche qui, parliamo di un nazionale svizzero. E' un giocatore per il quale il 'Gladbach a gennaio 2020 chiedeva 30 milioni, prenderlo a zero sarebbe comunque ottimo. Non so se sarebbe titolare inamovibile, ma su 60 partite 40-45, da titolare o subentrato, potrebbe giocarle.

E Bensebaini?

Secondo me è più adatto di Perisic al 3-5-2. Sinistro naturale, batte praticamente tutti i calci piazzati del Borussia, rigori inclusi. E' molto preciso, ha un gran piede. Ottimo fisico, facilità di corsa. Rispetto a Perisic è più bravo nella fase difensiva, anche se ha molto meno dribbling. E' un calciatore di assoluto livello.

Sarà in Bundesliga il futuro di Adeyemi?

Difficile da prevedere, perché dobbiamo ricordarci che il Salisburgo è controllato dalla Red Bull, come il Lipsia, che eventualmente avrebbe una corsia preferenziale. Il Borussia Dortmund, prima di prenderlo, deve decidere cosa fare con Haaland. Se non parte lui, Adeyemi non arriva. Ci sono tante variabili da considerare.

Tu sei vicino anche alle vicende di casa Lazio. Domenica sera c'è il big match di San Siro contro l'Inter: come ci arrivano i biancocelesti? Prevedi una partita tesa visto anche quanto successo all'andata?

La Lazio ci arriva male, perché ci arriva tre giorni dopo un'altra partita di campionato e i biancocelesti hanno dimostrato di non riuscire a reggere l'impegno infrasettimanale. Senza considerare che ci sono giocatori con qualche acciacco o in polemica con l'ambiente: penso ad Acerbi, a Zaccagni, a Immobile. Per me la Lazio non arriva bene a San Siro, ma al tempo stesso è una squadra che in queste partite può fare bene. Sono convinto che l'Inter sia stra-favorita e che possa vincere anche con qualche gol di scarto. Ma la Lazio è comunque una squadra insidiosa, che all'andata ha creato difficoltà ai nerazzurri. Le tensioni? Secondo me non è successo nulla di straordinario: è stato fatto ciò che tutti dovrebbero fare, c'è stato un fraintendimento dovuto alla tensione e all'importanza della partita. Sono passati dei mesi, non c'è motivo tra persone mature di avere rancore.

Hai parlato di tensioni. Il rapporto di Luis Alberto con l'ambiente Lazio non sembra più idilliaco. Pensi che la pista Inter possa essere concreta?

Di fronte all'offerta giusta potrebbe andare, Lotito non ha preclusioni e lo dimostra l'affare Correa. E' una pista concreta nel momento in cui c'è il gradimento dell'allenatore, cosa scontata in questo caso. I due hanno un grande rapporto. Non so quanto budget avrà a disposizione l'Inter e se un giocatore come Luis Alberto in quel ruolo sarà una priorità. Se lo è, ci sta anche spendere 25-30 milioni di euro. Inzaghi lo vuole al 1000 per 1000, ma ci sono alcune variabili da considerare.

Sei stupito dal lavoro che Inzaghi sta svolgendo all'Inter?

Ho sempre detto che lui alla Lazio ha fatto miracoli. Ha combattuto e vinto contro delle corazzate alla guida di una squadra che corazzata non era. La sua carriera parla chiaro: fino a quando ha allenato la Primavera della Lazio, la Primavera vinceva, poi è crollata. In prima squadra ha dato continuità in zona europea, senza mai sbagliare una stagione. La classifica dice che molto difficilmente la Lazio arriverà in Champions League, mentre con Inzaghi una volta ci è arrivata e altre volte ci è andata vicina. Ha sempre lottato. Per me Inzaghi, se non è il migliore allenatore in Italia, è il secondo. Uno dei più grandi errori fatti dalla Lazio è stato sopravvalutare la rosa e sottovalutare i meriti di Inzaghi. Io, invece, sono sempre stato convinto del contrario.

Tanti tifosi laziali ce l'hanno con lui per come si è consumato l'addio e l'arrivo all'Inter. Colpa sua o errore della Lazio?

Molti tifosi ci sono rimasti male, e quando questo accade si è poco lucidi nei giudizi. Più che il fatto di essersene andato, molti gli imputano che il 26 maggio era a cena con Lotito, facendo intendere a tutti che avrebbe firmato, e il 27 era Milano. Gli si può imputare troppo rispetto per la società Lazio e poca chiarezza nei confronti dei tifosi. Per il resto, dopo Sassuolo-Lazio lui ha detto tutte cose vere: era l'unico allenatore, fra i 16 arrivati agli ottavi di finale di Champions League, in scadenza di contratto; nel 2020, prima della pandemia, stava per vincere lo scudetto e nessuno gli ha rinnovato il contratto, nessuno lo ha chiamato. La colpa del club è stata sottovalutare il suo lavoro e lo dimostra la trattativa portata per le lunghe. Se ci facciamo caso, lui non è mai stato la prima scelta: arriva ad allenare la prima squadra per le dimissioni di Bielsa, e anche l'anno scorso lui ha parlato così perché Lotito aveva già chiamato Gattuso. Quando la società non ti dimostra attaccamento, è più che comprensibile guardarsi attorno, a maggior ragione se ti chiama l'Inter.

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