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Il giovane attaccante croato Andrej Kramarić risulterebbe essere nelle ultime settimane osservato speciale dei talent scout nerazzurri. FCINTER1908.IT per conoscere meglio il giovane 23enne, e capire quali siano le reali possibilità di vederlo con la maglia nerazzurra, ha contattato Giuseppe Bofisè, agente Fifa, grande esperto di calcio croato e collaboratore di Umberto Calaiò, con il quale nell'ultima finestra estiva di mercato ha gestito in Italia tramite mandato gli interessi dello stesso Kramarić. Queste le sue parole ai nostri microfoni:"Nonostante la giovane età, è del '91, è un giocatore che negli ultimi anni ha sempre giocato nella Serie A croata facendo anche tantissimi goal. Lui è un finalizzatore, dà il suo meglio negli ultimi 16-20 metri, agisce su tutto il fronte offensivo non ha un ruolo fisso. Può giocare tranquillamente sia da prima punta un po' come faceva Inzaghi, ma può anche fare la seconda punta perchè ha le qualità fisiche per farlo. Vede molto bene la porta ed a parer mio è già pronto per l'Italia, sicuramente".
Può ambire fin da subito a grandi piazze come l'Inter o meglio passare prima da club con ambizioni minori?"Il calcio italiano è molto strano, nel senso che più volte è capitato di grandi campioni che sono arrivati in piazze particolari e molto difficili per il blasone e non si sono ambientati subito. In questo caso si tratta di un ragazzo molto intelligente, professionista serio, da qui a dire che è già pronto per l'Inter nessuno può saperlo, ci vorrebbe la palla di vetro. Il valore del giocatore tuttavia è tale che una squadra come l'Inter farebbe un grande acquisto puntando su di lui, perchè ha i mezzi ed i numeri per poter sfondare. Ci sono tanti altri casi, un esempio è quello di Shevchenko che quando arrivò al Milan lo conoscevano in pochi, invece poi sappiamo tutti cosa ha fatto. Io penso che Kramaric sia un giocatore forte, tant'è vero che l'abbiamo proposto a tante squadre come il Palermo perchè sappiamo qual è realmente il suo valore e quello che può fare nel calcio italiano".
Lui nelle ultime interviste ha aperto ad un possibile approdo in Italia..."Sicuramente l'Italia per i calciatori croati è una metà ambita e privilegiata. Ricordiamoci che la Croazia, soprattutto la parte della Dalmazia, ha forti legami con il nostro paese. I calciatori croati guardano con molta attenzione al nostro calcio".
Secondo lei è fattibile l'acquisizione da parte dell'Inter?"Sul giocatore ormai c'è l'interesse di molti club europei. So di interesse di squadre inglesi, olandesi, tedesche. A questo punto bisognerà capire chi arriverà prima. Non so se l'Inter sia fattibile, so che in Italia può fare molto bene ma da qui a dire che arriverà ce ne vuole. Ripeto, bisognerà vedersela con la concorrenza di molti club che in questo momento hanno anche più disponibilità economica rispetto alle italiane. Non so se è concreto l'interesse dell'Inter, a me in questo momento non risulta, però Kramarić è un buon giocatore".
Qual è il valore economico attuale del ragazzo?"Secondo me adesso non si può fare una valutazione, il mercato chiuso. Il valore lo fa il mercato e le offerte che arrivano al giocatore. Io penso che se un club arriva subito può riuscire a prenderlo anche con 3mln di euro. Più avanti si va, più il calciatore continua a fare bene e più il valore può salire. Adesso c'è anche una partita importante a novembre, Italia-Croazia, anche lì il ragazzo dovesse far bene è normale che il suo club cercherà di aumentare il prezzo. In questo momento valutare economicamente Kramarić è impossibile".
Parlando di un altro croato che è già nell'Inter. Cosa mi dice su Kovacic? E' partito bene a inizio stagione, adesso sembra risentirne della situazione generale che attraversa la squadra..."Nel caso di Kovacic si parla di un talento indiscusso. E' un calciatore di grandissimo livello, ha margini di crscita ancora notevoli. Non ci ha fatto vedere tutto quello di cui è capace. Potrà diventare uno dei maggiori top player. Un momento di appannamento è normale, i calciatori giovani sono quelli che pagano di più. Questo capita a tutti non solo a Kovacic".
Qual è la posizione tattica adatta a lui? Con Hernanes possono pestarsi i piedi? "Io non sono un tecnico, per me Kovacic è molto forte quando ha spazio di manovra in piena libertà e andare a cercare la posizione dove può mettere in difficoltà gli avversari. Ha un cambio di passo e accelerazione importante, riesce a smarcare i compagni e mandarli in porta. Quando è libero da schemi rende meglio, bisogna lasciarlo con meno compiti difensivi. E' normale che in squadre come l'Inter è difficile trovale la collocazione giusta ma i giocatori forti fano la differenza e riescono a trovare la posizione giusta in campo".
RINGRAZIAMO GIUSEPPE BOFISE' PER LA GRANDE CORTESIA E DISPONIBILITA'
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