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ESCLUSIVA Boninsegna: “Icardi ringrazi Palacio. Con Kovacic non si fa il salto di qualità”

Alessandro De Felice

Il campionato dell’Inter si è concluso nel peggiore dei modi, con i nerazzurri fuori dalle competizioni europee e tante lacune palesate nel corso della stagione. Difficoltà collettive che però non hanno influito sul rendimento di Mauro Icardi...

Il campionato dell’Inter si è concluso nel peggiore dei modi, con i nerazzurri fuori dalle competizioni europee e tante lacune palesate nel corso della stagione. Difficoltà collettive che però non hanno influito sul rendimento di Mauro Icardi che, nonostante tutto, è riuscito a laurearsi capocannoniere della Serie A. Proprio del numero 9 argentino abbiamo parlato in esclusiva con un grande ex bomber del passato, Roberto Boninsegna, che ha poi espresso le sue considerazioni in merito alla stagione trascorsa e alla strada da intraprendere per la costruzione di una squadra futura.

Da bomber a bomber, questo Icardi ha mostrato grandi qualità...

“Ha soli 22 anni e per questo motivo posso solo dire che può ancora migliorare. Ha doti da grandissimo realizzatore e credo proprio sia giusto ripartire da uno così. Icardi ha tantissimi meriti, ma voglio sottolineare anche quanto sia stato importante per lui giocare con Palacio, un giocatore incredibile, che apre continuamente spazi ed è evidente che vadano veramente d’accordo”. 

Un altro giovane dalle indiscusse qualità è Mateo Kovacic, che idea si è fatto del croato?

“Anche lui ha buone qualità, sa portare la palla ed è spesso autore di assist importanti. Ma credo che attualmente all’Inter serva qualcosa di diverso per fare il salto di qualità. A centrocampo è necessaria la presenza di qualcuno che sappia far correre il pallone, mentre Kovacic corre col pallone. Bisognerebbe affiancargli qualcuno con altre caratteristiche”. 

A questo proposito può essere utile Thiago Motta?

“Thiago Motta non mi convince affatto, preferirei Touré. Comunque ci sono diversi profili interessanti e credo che il problema più serio della squadra nerazzurra sia attribuibile al reparto arretrato”

Juan e Ranocchia hanno sbagliato troppo?

“L’Inter ha assoluto bisogno di un leader che comandi e gestisca l’intera retroguardia. Io sono certo che un grande difensore serva all’Inter ancor più di Touré. Se dovessi scegliere tra l’ivoriano e uno alla Benatia, andrei dritto sul secondo. Poi è ovvio che se dovessero arrivare entrambi sarebbe fantastico”. 

Si aspettava di più da Shaqiri?

“Vale lo stesso discorso di Mancini, anzi, lui viene anche dall’estero e non tutti riescono ad ambientarsi immediatamente. Aspettiamo la prossima stagione per giudicarlo”. 

Anche Hernanes all’inizio ha avuto qualche difficoltà

“Lui è stato anche frenato da qualche guaio fisico e dopo qualche tempo si è mostrato come una grande sorpresa. Molti non ci credevano più, ma lui ha mostrato di essere ancora decisivo e credo si sia meritato la riconferma per la prossima stagione”.

In questa stagione complicata ha qualche colpa anche Roberto Mancini?

“È arrivato tra qualche difficoltà e per un allenatore non è mai semplice subentrare. Sarebbe ingiusto buttare la croce sull’allenatore, diamogli del tempo. Credo che Mancini sia il profilo giusto per ripartire”.

Pasquale Guarro