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ESCLUSIVA Bonolis: “Ronaldo, Spillo, Vieri…ma Icardi in top 5. Vorrei De Jong. Marotta…”

Il noto conduttore, grande tifoso nerazzurro, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di FCInter1908.it

Marco Macca

"Una vittoria da togliere il fiato". La voce, dall'altra parte del telefono, si compone a fatica, trasparendo ancora gli strascichi piacevoli di una serata difficilmente dimenticabile. Eh sì, perché per un attimo quasi impercettibile il popolo dell'Inter è rimasto senza respiro, quando quella palla calciata da Vecino stava per arrivare sulla testa di Mauro Icardi. Poi, come una scarica elettrica, a subentrare al silenzio forza dall'attesa è stata la liberazione, la gioia sublimata in un urlo che ha fatto tremare San Siro. Al Meazza non c'era, Paolo Bonolis, che comunque quando può, da vero malato di Inter, non manca all'appuntamento col nerazzurro. Ciò non ha impedito, comunque, come manuale del tifoso perfetto impone, che il Paolo nazionale si lasciasse andare, a casa sua, a un ballo di contentezza paradisiaca. E anche lui, come ogni tifoso dell'Inter, non ha certo smesso di pensare al colpo di testa del Maurito nerazzurro, un gol che ha aperto un mondo tutto da scoprire per la banda Spalletti. FCInter1908.it ha intercettato in esclusiva il noto conduttore, che ci ha raccontato le sue sensazioni dopo la vittoria contro il Milan, ma anche tanto altro. Ecco le sue parole:

Sig. Bonolis, quanto è bello vincere un derby così?

Tanto, tanto, tanto, tanto. Il derby è sempre bello vincerlo, ma così ti toglie il fiato. Se lo si porta a casa con un risultato comodo c'è goduria, certo, dettata dalla consapevolezza. Ma così è bellissimo.

L'Inter è arrivata alla settima vittoria consecutiva. Tutto è iniziato dall'impresa contro il Tottenham. Ha goduto di più quella sera quando l'ha (ri)presa Vecino o al colpo di testa di Icardi?

Beh, ieri sera ero a casa e dopo il gol ho ballato per mezz'ora con mio figlio, massacrando poi i miei amici milanisti. Però quando l'ha presa Vecino io ero allo stadio, a San Siro, e ho contribuito a quel boato impressionante del Meazza. Una sensazione spettacolare. Quindi a pelle non posso che preferire la serata contro il Tottenham, anche se il derby è comunque il derby.

Moratti ha detto che se fosse ancora presidente Icardi avrebbe già provveduto a rinnovare il contratto di Icardi. Non ha paura di perderlo?

A dire il vero no, perché vedo che gioca nell'Inter con grande entusiasmo. E' il nostro capitano, è un grandissimo attaccante. Finché avrà questa voglia, io sono tranquillo. Se poi un giorno si stancherà, il compito della società sarà quello di sostituirlo al meglio e reinvestire i soldi dell'eventuale cessione. Ma non ho paura che possa andare via.

Dove lo inserisce fra i grandi attaccanti della storia dell'Inter?

Di sicuro fra i primi cinque, senza alcun dubbio. Fra quelli che ho visto io, c'è un numero uno indiscusso che si chiama Ronaldo, poi c'è un numero due che si chiama Altobelli. Poi c'è Vieri... insomma, di grandi ce ne sono stati tanti, ma Icardi è fra i migliori sicuramente.

Quante chance ha questa squadra di portare via punti da Barcellona?

Le chance ci sono sicuramente. Certo, loro sono senza Messi, ma anche a noi mancherà il Ninja (Nainggolan, ndr). Tutto può succedere in una partita, anche che il Parma vinca a San Siro... Certo, stiamo pur sempre parlando del Barcellona, però possiamo giocarcela.

Cosa manca a quest'Inter per essere al livello delle grandi potenze europee?

Prima di tutto penso che Spalletti stia facendo un lavoro straordinario con il materiale che ha a disposizione. L'Inter è una squadra molto fisica, bisognerebbe unire a questa fisicità più qualità. E quando dico qualità, intendo che bisognerebbe affiancare un centrocampista dai piedi buoni a Brozovic, che sì sta facendo benissimo, così come Vecino, ma che non è un regista puro. Insomma, uno che quando non sai che cacchio fare se la prende e ti organizza il gioco.

Uno alla Modric, per esempio?

Eh beh, Modric è Modric. Anche se con i suoi 33 anni non è più un signorino. Ce ne sono di ottimi giocatori in quel ruolo da poter prendere. A me, per esempio, piace molto Frenkie de Jong, quel giovane dell'Ajax. Ha un grande talento.

Come vede al di là di questa stagione il futuro dell'Inter? Suning in poco più di due anni ha già investito quasi mezzo miliardo...

La famiglia Zhang non fa certo le cose improvvisate. Quando si costruiscono aziende del genere e imperi di tale portata, le regole sono molto semplici: se si investe tanto e bene, i risultati arrivano. Suning ha comprato l'Inter anche per creare un binario di diffusione del proprio brand e credo abbia tutte le intenzioni di far sì che il club nerazzurro stia in alto.

Si parla tanto di Marotta in nerazzurro. Che ne pensa del suo eventuale arrivo?

E' un grandissimo dirigente, ma ho paura che troppi galli nel pollaio rischino di non cantare. Il troppo storpia, non vorrei che si creasse un sovraffollamento. D'altronde, Antonello e Ausilio stanno lavorando molto bene.

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