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Ancora una sconfitta, proprio quando l'occasione di mettere al sicuro il terzo posto in campionato si era fatta ghiotta. L'Inter ha sprecato un'altra chance di staccare le avversarie e affrontare la corsa Champions League con maggiore serenità. Domani c'è il Genoa: Mauro Icardi è convocato, secondo quanto dichiarato da Spalletti in conferenza. Forse, la fine di una vicenda che ha messo per settimane in ginocchio l'Inter. Sperando che tutto sia risolto, FCInter1908.it ne ha parlato in esclusivacon una leggenda interista come Tarcisio Burgnich.
L'Inter contro la Lazio ha fallito un'altra occasione per mettere al sicuro il posto in Champions in una partita importante. Cos'è che manca a questa squadra ogni volta per fare il salto di qualità?
Questa è una squadra in cui ognuno scende in campo e pensa ai cavoli suoi e a mettersi in evidenza. Prendiamo: Icardi, perché finché si va avanti così, i risultati non arriveranno.
Quello che preoccupa molti tifosi è l'incapacità di questa squadra di reagire alle difficoltà: non è stato rimontato nemmeno un punto da situazioni di svantaggio...
E' un problema di mentalità, che deriva dal fatto che non c'è un gruppo compatto. Lo spogliatoio è pieno di litigi, tra chi non vuole giocare e chi rivuole la fascia. Non c'è amicizia fra i giocatori, e senza quella non si ottiene nulla. Il direttore (Marotta, ndr) dovrebbe cercare di creare un ambiente pulito, sano, di gente che va in campo con entusiasmo. Dov'è lì l'entusiasmo se si continua ad avere problemi? Così non si va da nessuna parte.
Mi pare di capire che lei auspichi una rivoluzione a fine stagione...
Sì, risolvendo tutti i problemi che ci sono ora, creando un gruppo sano, fatto di giocatori motivati, che abbiano voglia di ottenere dei risultati. Tutti insieme.
Come giudica le parole di Spalletti su Icardi nel post partita di Inter-Lazio? Ci è andato giù parecchio pesante...
Al di là delle parole di Spalletti, quando in queste società importanti ci sono questi problemi, non si va lontano. Il gruppo è troppo importante.
Non trova questa vicenda anomala e per certi versi assurda?
Se ci fosse stato Helenio Herrera, sai dove sarebbe Icardi ora? A casa. Gli avrebbe detto: 'Bello, vai via di qua'. Deve esserci la voglia di stare insieme, la gioia di condividere lo spogliatoio. Qui tutti giorni c'è casino: uno che non vuole giocare, uno che crea problemi perché gli tolgono la fascia. I giocatori ci sono, ma la società deve essere brava per il futuro a creare un gruppo coeso. Si scende in campo per la squadra, non per se stessi. Noi eravamo tutti amici e avevamo i nostri rituali: ricordo che, prima della partita, quando scendevamo dal pullman toccavamo tutti un pollo di gomma prima di entrare in campo. Sembrano cose stupide, ma fanno parte dello spogliatoio. Chi non crea gruppo e non sa fare spogliatoio non deve stare all'interno della squadra.
Sembra ormai certo, a questo punto, che Icardi e Spalletti lasceranno l'Inter al termine della stagione...
C'è sempre tempo per rimediare e mettere a posto le cose. Ci sono ancora tante partite di campionato, l'Inter è lì. Ma è importante risolvere al più presto questa situazione. Solo così l'Inter riuscirà ad arrivare fra le prime quattro. In ogni caso, per la prossima stagione, servirà un centrocampista in grado di creare gioco e gestire la partita. Per il resto, la squadra attuale è buona. Ma ci vuole qualcuno di personalità. Cerchiamo di accontentare i tifosi.
Magari con Conte o Mourinho in panchina...
Di certo non voglio mandare via nessuno. E di certo anche Antonio Conte farebbe fatica con questo gruppo. In ogni caso, quelli nominati sono allenatori molto capaci per condurre l'Inter alla vittoria.
Si parla tanto di un senso di appartenenza e di un interismo da ricostruire. E' questo il punto fondamentale per il progetto futuro?
Certo. Si deve ricreare un'amalgama di gruppo che possa ricreare un ambiente pulito, che possa garantire ai giocatori di rendere al meglio e tenere lo spogliatoio coeso. Noi, per esempio, eravamo tutti amici, tra scherzi e prese in giro.
Si parla anche del futuro di San Siro e della sua possibile demolizione. Che effetto le farebbe non poter più vedere raso al suolo uno stadio come il Meazza, dove ha giocato tanti anni?
Non so perché vogliano buttarlo giù. Sarebbe meglio che cercassero di migliorarlo, spenderebbero anche di meno.
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