ESCLUSIVA: Calciopoli, avv.Brescia: “Telefonate molto diverse. Responsabilità …”

Calciopoli, udienza del 14-06. Oggi si è chiusa la fase dedicata alle parti civili nel processo di Napoli. Altre richieste di danni difficili da quantificare, ma reali perché frutto di retrocessioni, campionati che sarebbero potuti finire diversamente, fallimenti. A questo proposito, in esclusiva per Fcinter1908.it, abbiamo intervistato l'Avv. del Brescia, Bruno Catalanotti. La richiesta del Brescia è di 35 milioni di euro a Juventus, Fiorentina e Lazio, il motivo la retrocessione della squadra nella stagione 2004-2005. Catalanotti ha analizzato nell'udienza di oggi alcune fasi-chiave dell'intera vicenda. Su quello che è stato il cavallo di battaglia della difesa ha sintetizzato così: "Telefonate e riunioni di altri dirigenti sono molto diverse. E non si venga a parlare giustificando l'illegalità diffusa. Sarebbe come dire che non si punisce Provenzano perché altri fanno come lui." Allora non lo facevano tutti. Ma alcune tessere del mosaico ancora non trovano la giusta collocazione...

Quale impressione ha raccolto dall'udienza di ieri, visto e considerato quanto le parti civili hanno dovuto penare in questo processo (prima estromesse, poi riammesse)?

Per me si tratta di una pagina chiusa, superata. Oggi ho voluto rasserenare l'ambiente, parlando liberamente con il collegio del tribunale. Senza riserve. Sono passati due anni e ci sono stati dei problemi perché come parti civili siamo stati tagliati fuori per un certo periodo. Ho fatto mia la sentenza di De Gregorio relativa a Giraudo, Lanese, Pairetto. Le due vicende sono sovrapponibili. Anche se non sono d'accordo con tutti i punti al 100%. Il provvedimento nei confronti di Carraro è stato piuttosto generoso. Carraro aveva mostrato interesse per l'incontro Lazio-Fiorentina. Aveva interessi che andavano contro le sue funzioni.

Oggi l'abbiamo sentita parlare di molti assolti. Con dubbi che rimangono...

Per Carraro processualmente potrebbe anche esserci la possibilità che il provvedimento venga revocato e che si riaprano le indagini.

Nella classifica delle responsabilità mette Giraudo al primo posto, Moggi a seguire...

I fatti storici lo confermano. Nel passaggio di guida della Juventus la società si affida a Giraudo. La Juve non vince da un po'. E' Giraudo che ha chiamato Moggi, anche se ha cercato di far passare questa collaborazione come suggerita e imposta. Entrambi venivano dal Torino dove si erano conosciuti. Giraudo, a differenza di Moggi, è forte nel settore immobiliare, finanziario. Senza di lui Moggi non avrebbe avuto tutto questo potere.

Ha definito la fuga di notizie e la pubblicazione delle intercettazioni sull'Espresso eversiva...

Questa è una pagina nerissima. In tutta la mia esperienza lavorativa non ho mai assistito ad una cosa del genere. Rapporti dei carabinieri della procura di Napoli usciti da una cassaforte e pubblicati interamente, pagina per pagina, per un totale di 700 in totale circa. E' impensabile che Moggi abbia potuto architettare da solo una cosa del genere. Deve essere stata una mano più potente. A chi serviva sfumare le prove e permettere agli accusati di difendersi? A chi si dovevano applicare le misure cautelari. Questo è stato lo snodo del processo, che così ha perso vigore. E chi doveva si è difeso agevolmente. Di fronte ad atti così gravi sanzionare con un provvedimento cautelare non sarebbe stato così fuori luogo. Poi si è instillata una reazione a catena.

Cosa ne pensa della richiesta di revoca della Juventus del famoso scudetto?

Le rispondo da cittadino. I titoli vinti a tavolino sono un'affermazione di principio. Non ne farei una battaglia all'ultimo sangue. Personalmente porterei avanti la battaglia della legalità, del rispettare le regole e le leggi. Credo che sia questa la strada giusta

RINGRAZIAMO L'AVV.CATALANOTTI PER L'ESTREMA DISPONIBILITA'

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