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Direttamente dal ritiro di Pinzolo, FcInter1908.it ha avuto il piacere di intervistare Juan Pablo Carrizo, portiere argentino della squadra nerazzurra.
Buongiorno Pablo, noti differenze tra questo ritiro e quello dello scorso anno?
"Facciamo più o meno le stesse cose, forse il carico è più leggero rispetto allo scorso anno, la parte più dura è alle spalle, adesso inizia la discesa".
Anche Mazzarri è più o meno lo stesso o in lui vedi qualche differenza?
"È sicuramente più tranquillo. È il suo secondo anno qui, conosce meglio l'ambiente e la società, adesso basta un'occhiata per capirsi al volo e questo aiuta sicuramente a renderlo più sereno. Lui ci chiede impegno e noi rispondiamo col lavoro".
Il duro lavoro dei secondi. Cosa si prova? Ti pesa partire dietro Handanovic?
"Sono un portiere dell'Inter e questa è già una grandissima occasione, di conseguenza la vivo così. Devo solo allenarmi al massimo per sfruttare le occasioni che mi capitano e quando tocca a me voglio dimostrare di meritarmi l'Inter. Adesso è giusto che giochi Samir.
L'Inter ha sempre avuto grandi portieri, adesso c'è Handanovic, il futuro potrebbe essere di Bardi. Cosa ne pensi?
"Ho visto che quest'anno ha disputato una grandissima stagione. È capitato in una squadra che doveva lottare per la salvezza e ha saputo mettersi in mostra. Adesso lo vedremo al Chievo. Sicuramente sta lavorando bene e sta guadagnando in esperienza, la scelta di andare a giocare è condivisibile, giusta. Non aveva senso per un giovane come lui venire qui e fare il terzo portiere. L'Inter avrà un grandissimo futuro con lui".
Chi è il portiere più forte del mondo? Dopo di te, si intende!
"Dopo di me? Ce ne sono tanti prima (ride ndr). Mi piace tantissimo Neuer, ma non viene dopo di me, anzi, è davanti di parecchi anni. Fa anche il difensore. È bravissimo.
È il primo ritiro senza gli argentini che hanno contribuito a fare la storia. Si sente qualcosa di diverso nell'aria?
"È strano, quando sono arrivato eravamo in undici, adesso in sei. La preparazione senza di loro è sicuramente diversa, ad esempio ci manca il mate, che negli altri ritiri eravamo soliti bere".
Chi lo preparava?
"Walter Samuel, un grande. Lui faceva il mate, ci cucinava la carne, faceva tutto. Ci mancano, ma il calcio va così e dobbiamo capirlo. Hanno fatto il loro grandissimo percorso e adesso tocca ai giovani ripetere le loro gesta".
Samuel - Cambiasso - Milito, la spina dorsale della vecchia Inter non c'è più. Chi li sostituirà ruolo per ruolo?
"Partendo dalla difesa dico Vidic. Ci vorrà un pochino di tempo affinché impari bene la lingua, ma dopo questi piccoli problemi potrà sicuramente essere il leader difensivo che ci serve. Quello che potrà prendere il posto di Walter Samuel. A centrocampo punto su Mateo (Kovacic ndr), sono molto fiducioso perché vedo che sta crescendo veramente tanto e sono certo che farà la differenza. In attacco c'è Maurito, ha grandissimi movimenti, segna e si allena al massimo. La pubalgia non gli sta dando problemi e continuando su questa strada potrà darci molto".
Vi ha già promesso quanti gol farà?
"No, non ci ha fatto nessuna promessa, ma vorrei aggiungere una cosa: questo non deve essere l'anno dei singoli, ma quello dell'Inter. Per affrontare al meglio il campionato ci vuole l'aiuto di tutti e ognuno dovrà dare il massimo".
Per quale squadra fai il tifo in Argentina?
"River"
A questo proposito non posso esimermi dal chiederti cosa ne pensi di Balanta. Più di una voce vuole l'Inter interessata a lui. Che difensore è?
"Si parla molto bene sia di lui che di Lanzini. Del secondo posso dire che somiglia un po' al nostro Ventre, anche se un po' più fisico, mentre del primo (Balanta) dico che è un difensore molto cattivo e bravo con la palla al piede".
Balanta somiglia un po' a Juan?
"Juan è un campione, quando sta bene non è paragonabile a nessuno. Balanta è giunto al momento del grande salto e adesso dovrà dimostrare tutto il suo valore in Europa. Di sicuro ha il potenziale per affermarsi".
C'è un'altra novità in questo ritiro: Ranocchia capitano. Cosa ne pensi?
"Penso che sia giusto. È qui da tanti anni, inoltre è italiano e quando rifletti sulla scelta del capitano devi considerare tutte queste cose. Sa parlare di fronte alla gente, si fa sentire nello spogliatoio e ha un buon rapporto con la società. La scelta è giusta".
La tua impressione sui nuovi arrivi?
"M'Vila sembra veramente cattivissimo con la palla tra i piedi. Adesso deve mettersi in forma e trovare i ritmi giusti. Vidic lo conosciamo tutti: ottima scelta di tempo, la gioca bene e in area è tosto. Dodo, invece, mi ha impressionato sotto il profilo tecnico: è fortissimo e sulla fascia ha una corsa impressionante. Speriamo continui così.
SI RINGRAZIA L'INTER E JUAN PABLO CARRIZO PER LA GRANDE DISPONIBILITA'
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