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ESCLUSIVA Cattoli: “Sneijder andava protetto, Crisetig pronto al salto. Il futuro…”

L’ennesima sconfitta dell’ Inter è arrivata, pesante e dura da digerire. Ieri al Velodrome, quando André Ayew ha insaccato al ’93 di testa quella palla maledetta, si è toccato amaramente il fondo e distrutto quello che di...

Francesco Parrone

L'ennesima sconfitta dell' Inter è arrivata, pesante e dura da digerire. Ieri al Velodrome, quando André Ayew ha insaccato al '93 di testa quella palla maledetta, si è toccato amaramente il fondo e distrutto quello che di buono si era fatto poco più di un anno fa, quando i colori nerazzurri svettavano sopra tutto e tutti, non solo in Europa, ma anche nel Mondo. Cosa è successo in poco più di 365 giorni in Corso Vittorio Emanuele? Quali spiragli ci sono per riportare almeno in condizioni dignitose, una classifica che di giornata in giornata si fa sempre più preoccupante? E soprattutto su chi puntare per l'ormai famosa rifondazione da fare in estate? FcInter1908.it, lo ha chiesto ad Andrea Cattoli, noto agente Fifa tra i più giovani ed emergenti di tutto il panorama calcistico italiano:

Iniziamo inevitabilmente dalla partita di ieri sera, che ha visto nuovamente l' Inter cadere in modo beffardo contro un Marsiglia che onestamente non ha impressionato. Cosa succede ai nerazzurri?

"L'Inter sta sicuramente vivendo un periodo difficile, secondo me anche la condizione atletica dei giocatori non è ottimale e magari pagano lo sforzo fatto per recuperare il gap in campionato da Milan e Juve".

Il brutto momento si ripercuote soprattutto in campionato. Secondo lei dove si potrà arrivare a fine stagione?

"Beh, sono convinto che alla fine comunque i valori reali dei giocatori emergeranno, e che l'Inter riuscirà ad agganciare almeno il terzo posto"

Diamo una chiave di lettura, quali potrebbero essere le cause?

"Difficile dare una risposta precisa, anche perchè non conosco bene le dinamiche societarie. Forse l’acquisto di qualche campione di spessore internazionale nella sessione di gennaio avrebbe fatto molto comodo, soprattutto in questo momento. Non sottovaluterei neanche le cessioni di Thiago Motta e di Eto’o, che si stanno facendo sentire”

Parliamo invece di qualche campione che è rimasto in rosa: Wesley Sneijder. Ieri Ranieri l'ha messo dietro le punto come se volesse lanciargli un messaggio chiaro 'adesso dimostrami cosa sai fare nel tuo ruolo', ma l'olandese ha nettamente deluso con una prestazione anonima. Cosa gli sta succedendo?

"Secondo me la gestione di Sneijder non è ottimale, perchè i campioni come lui vanno tutelati e non messi da parte nei momenti di difficoltà. Io personalmente avrei protetto Sneijder in questo momento, e non l'avrei mai messo sulla 'graticola'. L'avrei incoraggiato e rassicurato, giocatori di qualità come lui non bisogna paragonarli o metterli allo stesso livelli di quelli 'normali'.

Sulla panchina nerazzurra invece cosa ci può dire?

"E' probabile che a questo punto a giugno vedremo un nuovo mister in panchina. Personalmente mi piacerebbe Hiddink (già accasatosi all'Anzhi ndr), Capello o Guardiola. Io simpatizzo per l’Inter e spero di  rivedere i nerazzurri  primeggiare in Italia e in Europa."

Iniziamo a parlare di futuro. Lei che grazie al suo lavoro segue anche le squadre giovanili, quale giocatore della Primavera nerazzurra porterebbe in prima squadra?

"Io punterei su Crisetig che è già maturo per il grande salto. C'è anche Livaja ma bisogna ancora farlo crescere. C'è da dire che nell’Inter di oggi non è semplice inserirsi per un giovane, c’è bisogno di fare risultato positivo la domenica e puntare su giocatori più esperti”.

Per l'estate che mercato si aspetta da parte dell'Inter?

"Bisogna capire quanto forza e voglia abbia la società di investire, senza sapere questo è impossibile fare previsioni"

Lei personalmente, quale giovane talento consiglierebbe alla società di Corso Vittorio Emanuele?

"Io consiglio di tenere d'occhio il difensore del Chievo, Francesco Acerbi, che nel giro di qualche anno sarà il difensore centrale italiano più forte. Lui è un '88 fortissimo fisicamente e mancino, ideale per la difesa a tre, di caratteristiche così in giro non ce ne sono. Sta crescendo di partita in partita, ma ha ancora  margini di miglioramento notevoli. Si cercano tanti stranieri  in giro per il mondo, quando invece qualche talento non è troppo lontano da Milano, ai nerazzurri quindi consiglio di tenerlo d'occhio...".

SI RINGRAZIA ANDREA CATTOLI PER LA DISPONIBILITA' E LA CONSUETA CORDIALITA'

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