Appena due anni all'Inter, ma a Milano ha lasciato un pezzo di cuore. Stephane Dalmat è ancora innamorato dei colori nerazzurri e della realtà che lo ha coccolato dal 2001 al 2003. Segue la squadra dalla Francia e spera di poterla vedere da vicino. Lo abbiamo intercettato, in esclusiva per Fcinter1908.it, a pochi giorni dal derby col Milan: "Milano mi manca. Ho trascorso due anni e mezzo in una città meravigliosa e sono stato molto felice. Ricordo la grande rivalità per un derby straordinario, la gente è molto simpatica. Giocare quelle partita è stato un onore per me. Quello che ricordo con più emozione è stata la semifinale di Champions, avremmo meritato sicuramente di più. Se fossimo arrivati in finale contro la Juventus, avremmo vinto sicuramente. E' stato un grande peccato".
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ESCLUSIVA Dalmat: “Inter macchina lanciata, derby partita chiusa. Punto tutto su…”
Le parole dell'ex calciatore nerazzurro in esclusiva per Fcinter1908.it a pochi giorni dal match con il Milan
- Che partita ti aspetti?
"Credo, ma spero di sbagliare, che assisteremo ad una partita chiusa. Sarebbe bello vedere una gara spettacolare tra le due squadre".
- Le tre vittorie tra campionato e Champions dimostrano che l’Inter ha trovato l’equilibrio che cercava?
"La macchina ora è lanciata. E' normale aver perso qualcosa con il cambio di allenatore e la perdita dì due pilastri come Lukaku e Hakimi, ma questa squadra ha qualità. L Inter farà una bella stagione".
- Sarà un derby importante per Calhanoglu dopo il trasferimento di questa estate.
"Affrontare la tua ex squadra è sempre speciale, soprattutto quando ti trasferisci in un club della stessa città. Sarà sicuramente particolare per lui, ma non deve preoccuparsi. Deve stare tranquillo e giocare come sa fare. So che parlare è più facile che farlo, ma è il consiglio che mi sento di dargli".
- Chi può decidere la partita?
"Punto tutto su Lautaro e Dzeko. Il bosniaco mi piace molto".
- A proposito di Lautaro: con il rinnovo è pronto a trascinare l’Inter?
"Indossa la 10 che proposero anche a me quando Seedorf andò via, anche se questo numero non ha più lo stesso valore oggi. Credo nelle sue qualità, per me sarà il riferimento dell'Inter del futuro".
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