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ESCLUSIVA Di Michele: “Inter, il ko nel derby pesa molto. Con l’Udinese non sarà facile”

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L'ex attaccante dei friulani presenta così ai nostri microfoni la sfida tra i bianconeri e i nerazzurri di Inzaghi
Fabio Alampi Redattore 

Reduce dalla bruciante sconfitta nel derby contro il Milan, l'Inter di Simone Inzaghi riparte dalla trasferta di Udine, contro una delle squadre rivelazione di questo inizio di stagione. David Di Michele, ex attaccante dell'Udinese con un lungo trascorso in Serie A tra Salernitana, Reggina, Palermo, Torino, Lecce e Chievo, ai microfoni di Fcinter1908 presenta la sfida tra nerazzurri e friulani.

Dopo l'ottimo pareggio in Champions League sul campo del Manchester City, l'Inter ha perso il derby contro il Milan: come vanno interpretati questi risultati?


Sicuramente lo stop nel derby pesa molto: venivi da una grande partita con il Manchester City, affrontavi un Milan uscito sconfitto dal Liverpool e in grossa difficoltà per le polemiche e con un Fonseca già all'ultima spiaggia. Perdere un derby in questo momento non era sicuramente nei pensieri dell'Inter e di Inzaghi, e questo potrebbe avere un contraccolpo psicologico. Sappiamo però la forza dell'Inter, avrà una gran voglia di riscatto, anche se a Udine non sarà facile.

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L'Inter rimane la favorita per lo scudetto? Vedi squadre che si sono avvicinate?

L'Inter è sempre la favorita per lo scudetto: ha una rosa più ampia rispetto agli altri e giocatori che giocano insieme da più tempo, sono ben organizzati e compatti. Sicuramente rispetto all'anno scorso ci sono più rivali: la Juventus di Thiago Motta è un cantiere aperto, ma sta dimostrando di esserci. Il Milan, dopo questa vittoria, si rilancia, anche se la vedo più indietro, ma chi ritengo più fastidiosa è il Napoli di Conte, che sicuramente non può fare peggio dello scorso anno, e anche con le seconde linee ha dimostrato di avere una mentalità importante, con un allenatore dalla forte personalità che sta dando un'impronta chiara.

L'Inter dovrà fare a meno per qualche partita di Barella: quanto peserà questa assenza? Il suo sostituto naturale è Frattesi, ma anche Zielinski scalpita...

Un'assenza importante, conosciamo tutti il valore di Barella. Possiamo però dire che Inzaghi ha valide alternative: Zielinski sta crescendo partita dopo partita, Frattesi sta dimostrando di essere quel giocatore che magari manca, per caratteristiche, nella rosa dell'Inter. Nel 3-5-2 di Inzaghi è quello che si sposa meglio, può dare un contributo importante, ha nelle corde quei gol che altri non hanno.

Sarà necessario a un certo punto della stagione scegliere un obiettivo tra campionato e Champions League?

Con questa nuova formula della Champions League rischiano tutte le squadre: ci sono tante partite, non hai il girone classico e non hai possibilità di capire come gestirti, e questo può influire pure sul campionato. Sarà tutto più complicato, potrebbero esserci dei passi falsi da parte dell'Inter e delle altre squadre impegnate in coppa. Il campionato rimarrà l'obiettivo primario.

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Sabato l'Inter affronterà l'Udinese, tua ex squadra e tra le rivelazioni di questo inizio di stagione.

Runjaic è un allenatore nuovo, che non conoscevamo come lui non non conosceva il campionato italiano. È stata una partenza molto forte e inaspettata. Ora che verrà conosciuto di più le difficoltà aumenteranno: starà a lui e all'Udinese vedere fino a quando riusciranno a tirare avanti questa situazione. Ad oggi stanno facendo un ottimo lavoro, con tanti giocatori poco conosciuti: va dato merito all'allenatore, a Inler e alla società.

Tra i punti di forza dell'Udinese c'è Bijol, difensore che appare destinato ad approdare presto in una big e accostato anche all'Inter.

Bijol è un giocatore importante e l'ha dimostrato anche in passato. È ancora giovane, e da quando gioca in Serie A si è subito messo in evidenza, attirando le attenzioni di grandi club italiani e stranieri. Penso che questo sarà l'ultimo suo anno all'Udinese: qualcuno lo porterà via per fior di quattrini, che è il lavoro che ha sempre fatto la società friulana.

Da ex attaccante: cosa possiamo aspettarci da Lucca e Thauvin?

Lucca non è un giocatore che mi fa impazzire: ho una visione degli attaccanti diversa. Però sta facendo bene all'Udinese, quest'anno sta facendo anche meglio sotto il profilo del gol e del gioco di raccordo con la squadra. E al suo fianco ha Thauvin, che quest'anno sta tornando a essere quel giocatore che avevamo apprezzato in Francia.È una coppia che si completa.

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