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ESCLUSIVA Ferrante: “Inter, non sarà una passeggiata. Bremer da big, Lautaro…”

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Il doppio ex di giornata analizza in esclusiva ai nostri microfoni i temi principali della sfida di domenica sera

Fabio Alampi

L'Inter di Simone Inzaghi, reduce dall'impresa a metà compiuta sul campo del Liverpool in Champions League, riprende il cammino in campionato affrontando domenica sera il Torino di Juric. A tal proposito Fcinter1908 ha contattato in esclusiva Marco Ferrante, autentica bandiera granata (252 presenze e 132 reti in 7 stagioni e mezza) con una breve parentesi in nerazzurro tra il gennaio e il giugno 2001.

Domenica sera va in scena l'incrocio tra Torino e Inter: da una parte la pagina più importante della sua carriera, dall'altra la grande occasione.

Quella all'Inter fu una parentesi importante, arrivai in una società solida che, sotto la presidenza Moratti, successivamente arrivò a vincere tutto quello che c'era da vincere. Un'esperienza e un ricordo indelebili, perchè l'Inter è l'Inter. Nel Torino ho militato più a lungo, ho segnato tantissimi gol, è un club con una storia unica al mondo. Sono due maglie pesanti e gloriose.

Come ci arrivano le due squadre a questa sfida?

L'Inter ci arriva tra gioie e dolori: andare a vincere in Inghilterra, contro una squadra che ha tutte le carte in regola per poter vincere la Champions League, faccio chapeau. Forse nel doppio confronto meritava di più il Liverpool, ma ciò non toglie la grande prestazione dei nerazzurri. L'Inter adesso non può più permettersi di sbagliare l'approccio a qualche partita e fare passi falsi. Il Torino, a mio parere, ha ormai poco da chiedere al campionato, con 2-3 vittorie c'è la salvezza matematica. L'Inter deve rimanere in vetta, in attesa di recuperare la gara con il Bologna, per il Torino sulla carta è una partita proibitiva, è stato molto altalenante. Sarà un match aperto a tutti i risultati, anche se è scontato dire che l'Inter è favorita.

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Il Torino non sta attraversando un momento particolarmente brillante, ma in casa ha conquistato 24 dei suoi 34 punti.

Il rendimento in casa del Torino è il suo "pezzo forte", abbiamo visto quanto faccia fatica a fare gol in trasferta. In casa, di riffa o di raffa, riesce sempre a fare risultati importanti, a parte qualche scivolone. Per l'Inter non sarà una passeggiata di salute, il Torino ha giocatori importanti che possono farti male.

L'eliminazione dalla Champions League può dare nuovo slancio all'Inter nella corsa scudetto?

Deve dare nuovo slancio. Adesso gli obiettivi rimasti sono due: uno, che è apertissimo, è il discorso scudetto, dove io lascerei ancora dentro il Napoli nonostante lo scivolone con il Milan. Chi sbaglia una-due partite consecutive rischia di finire fuori. L'Inter avrà grande voglia di rivalsa, anche perchè ad Anfield Road non ha perso, la prestazione c'è stata e l'episodio di Sanchez ha spostato gli equilibri. Poi ci sarà il ritorno delle semifinali di Coppa Italia, anche quello è un obiettivo importante, la stracittadina ha sempre il suo peso. L'Inter deve pensare partita dopo partita, senza fare conti, a cominciare dalla sfida contro il Torino. Rimane la più attrezzata per vincere lo scudetto.

Il nome più chiacchierato in casa Torino è quello di Bremer, accostato anche all'Inter: è pronto per una big?

Sicuramente sì, sta fornendo prestazioni importanti e rispetto all'anno scorso ha acquisito maggior sicurezza in se stesso, un anno in più al Torino può darti solo certezze se hai delle qualità. Lui ha dimostrato di averle e penso che ora sia pronto per fare il grande salto in una squadra di primissima fascia, anche per l'Inter.

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Da ex attaccante: Lautaro Martinez, dopo un lungo digiuno, si è sbloccato sia in campionato che in Champions League. Può essere lui l'elemento decisivo per l'Inter in questo finale di stagione?

Penso proprio di sì: è un giocatore che vede la porta, non mi sono fatto ingannare in quest'ultimo periodo di "vacche magre". È bello che ci sia un po' di pepe in avanti: l'Inter ha Sanchez che è un giocatore che io farei giocare sempre, che tra le linee sa far male, che ha cambio di passo, vede la porta, è un assist man. E poi c'è Dzeko, che per caratteristiche è unico, per me lui ha il posto fisso. Penso che Lautaro possa e debba fare la differenza da qui alla fine.

Dall'altra parte il nome più chiacchierato è quello di Andrea Belotti: capitano, in scadenza di contratto e ormai destinato a cambiare aria. Giusto separarsi dopo 7 stagioni passate insieme?

Belotti è un giocatore importante, non ha rinnovato ma sta ancora giocando, a differenza per esempio di quanto successo con Milik a Napoli. Belotti deve dimostrare di stare sempre sul pezzo, altrimenti non avrà vita facile, anche per un discorso "aziendale".

L'Inter, in vista della prossima stagione, cerca rinforzi in attacco: uno come Belotti, a parametro zero, potrebbe far comodo?

Penso che sia un giocatore appetibile per tanti, essendo a parametro zero. Il Torino ha commesso un errore, non so se per colpa della società o perchè il giocatore non volesse rinnovare, ma non si arriva a questo punto. Penso che possa fare al caso di diversi club di prima fascia, anche se penso che il suo futuro sarà all'estero.

Parlando di corsa scudetto: chi è la sua favorita? Quanto sono le squadre che potranno giocarsela?

Rincorrere non è mai facile, inoltre la Juventus ha la possibilità di passare il turno in Champions League, perciò penso che sia molto difficile che possa tornare in corsa per lo scudetto. Le partite che mancano non sono poche, ma nemmeno tantissime, e i bianconeri non sono la squadra di qualche anno fa: per ambire al primo posto dovresti vincerle tutte e sperare che le altre facciano qualche scivolone. Rimango dell'idea che l'Inter sia la squadra più attrezzata. Avevo fiducia nel Napoli prima della sconfitta contro il Milan: se avesse vinto avrebbe dato una mazzata incredibile ai rossoneri e avrebbe insidiato l'Inter, ora lo vedo un po' fuori. È un campionato avvincente, seppur nella sua mediocrità: la qualità è un po' calata.

Tornando a domenica sera: chi potranno essere gli elementi decisivi?

Penso che sarà una partita che si può sbloccare su palla inattiva: sono due squadre forti di testa, fisiche, l'Inter con un qualcosina in più da questo punto di vista. Nel Torino, inoltre, Milinkovic ha fatto qualche errore in stagione: vedremo se giocherà Berisha, che per me è un buon portiere. Tutti si aspettano Lautaro, Dzeko, Belotti, Sanabria, Sanchez, ma penso che potrebbe sbloccarla un difensore.

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