In esclusiva per fcinter abbiamo intervistato il Senatore del PD Benedetto Adragna, nonché presidente dell’ Inter Club “Palazzo Madama”.Senatore , cosa ne pensa lei del “caso Balotelli”, e delle polemiche nate dopo il suo intervento?“La vicenda Balotelli maschera un problema molto grave, che è quello del razzismo.In questa vicenda è importante evidenziare, non il fatto politico in se per se, ma tutto ciò che c’ è alla base di questa vicenda.Innanzitutto, il mio intervento ieri rilasciato su questa vicenda era in tono provocatorio, poiché, in questo ambiente molti fanno come gli struzzi che nascondono la testa sotto la terra , ad iniziare dalla Federazione e continuando con le società.”Il senatore continua dicendo sulle società: ” Le società calcistiche molto spesso hanno le loro colpe; Campedelli (presidente del Chievo Verona n.d.r), ha accusato Balotelli dopo le sue esternazioni a fine partita, ma nessuno ha preso le sue difese o si è accorto della sua maturità dopo che aveva rettificato le accuse, dicendo che il suo sfogo era destinato a quattro deficienti che con il calcio hanno ben poco da spartire.D’ altronde che Verona non sia la capitale de bon ton è risaputo da altri casi analoghi, e dispiace anche l’ intervento a caldo del sindaco di Verona Tosi.Ma questo problema del razzismo non è un problema della sola Verona, ma di molti stadi italiani dove molto spesso un manipolo di delinquenti razzisti riescono con i loro ululati a disturbare momenti di sport.”Ritornando alla sua dichiarazione, lei ha provocatoriamente tirato in ballo il giudice di gara e la giustizia sportiva. Spieghi meglio questa sua posizione“Certamente. Io ho invitato, provocatoriamente, l’ arbitro Pierpaoli ad effettuare un controllo audiometrico, perché è incredibile che nel referto da lui presentato sia stato scritto che i “buu” siano stati lanciati all’ indirizzo del solo giocatore del Chievo Luciano e non quelli contro l’ intersita. Inoltre, i tre applausi che il giovane attaccante ha rivolto contro la tribuna erano rivolti ad un tifoso che come palesemente si vede dalle immagini gli rivolge un indegno “negro di …”. Quindi ritengo anche incredibile e da condannare la decisione presa dalla giustizia sportiva e del giudice Tosel di rifilare a Balotelli la sanzione pecuniaria. Anzi, sembra quasi giustificare questo comportamento razzista.Quali sono secondo lei i giusti provvedimenti che le istituzioni devono prendere per cautelare il mondo dello sport per casi come questo e non solo?“Mi preme far sapere che giusto in questo periodo ho ultimato una mia proposta di legge che ho voluto chiamare “Etica e Sport”. E’ un disegno di legge al momento nel quale si parla dell’ introduzione della Carta nella materia dell'insegnamento dell'educazione fisica in tutte le scuole di ogni ordine e grado: ciò per favorire l'apprendimento dei princìpi dell'etica sportiva da parte degli studenti sin dai primi passi che essi compiono nella pratica agonistica a cominciare dalla scuola elementare; il rafforzamento dell'osservanza della Carta da parte degli atleti professionisti mediante la sua inserzione nei contratti con le società di tesseramento, con la previsione di penalità di carattere economico per le violazioni di tale clausola e, per i casi più gravi, della risoluzione del contratto per inadempimento. Dopo questo spiacevole avvenimento però inserirò una parte che parlerà di razzismo; collocandolo così sul piano delle pene civili che riguardi anche tifosi, sportivi e perché no anche gli arbitri!”Vorrei sapere anche la sua opinione e le sua idea sul modo di vedere lo stadio, sempre più argomento di discussione e sempre più problematica del calcio italiano.“Penso che la condizione degli stadi italiani sia una situazione fuori dal mondo! I nostri impianti sono per lo più fatiscenti e urgono di lavori di recupero se non addirittura di creazione di nuove strutture.Mi piacerebbe, vedere lo stadio, come un modello di vita familiare italiana. Un posto in cui si possano apprende i veri valori dello sport e dove andare senza correre nessun rischio.Credo che si debba reinventare un modello societario in Italia che esuli dai modelli delle Polisportive spagnole (vedi Barcellona e Real Madrid) e dalle società inglesi sempre più indebitate con le multinazionali della finanza.Penso inoltre, che si debbano creare delle leggi a tutela dei bilanci delle nostre società per salvare un sistema che altrimenti si ammalerebbe più di quanto non lo è di suo.”Torniamo al discorso Balotelli, vede una via d’ uscita a questo caso?“E’ difficile da dire quando gli esempi non arrivano da chi potrebbe fare qualcosa. Si prenda ad esempio il fatto di una sua convocazione in nazionale; ricordo che quando a Moratti fu chiesto di una eventuale convocazione di Mario in nazionale lui ironicamente disse: “ Di quale nazionale, del Ghana forse?”.Il c.t Lippi continuerà con le sue idee e affonderà da buon capitano con la sua barca in Sud Africa. Tra l’ altro da tifoso nero azzurro mi viene da fargli i complimenti per le sue capacità di profeta (ricordate: “La Juve è la favorita allo scudetto”).Beh, penso che ormai si ci debba abituare ad una Italia che come gli altri paesi europei allarghi le sue barriere mentali più che quello della convivenza. Perché Balotelli è un ragazzo italiano e il suo colore della pelle non può essere discriminante, perché come scrisse Severgnini sulle colonne del Corriere, “ anche Cassano era arrogante, ma questo veniva visto come difetto del suo genio” volendo chiaramente far riferimento al fatto che Cassano sia bianco e Mario no.Ringraziamo per la disponibilità il Sen. Adragna grande tifoso Interista.
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ESCLUSIVA: INTERVISTA AL SENATORE BENEDETTO ADRAGNA SUL CASO BALOTELLI E NON SOLO
In esclusiva per fcinter abbiamo intervistato il Senatore del PD Benedetto Adragna, nonché presidente dell’ Inter Club “Palazzo Madama”. Senatore , cosa ne pensa lei del “caso Balotelli”, e delle polemiche nate dopo il suo intervento?...
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