esclusive

ESCLUSIVA Jacobelli: “Inter-Liverpool aperta. Inzaghi? C’è una frase di Tronchetti che…”

Marco Macca

Restando ai giovani, si parla tanto di Raspadori e Scamacca in chiave Inter. Quanto farebbero comodo ai nerazzurri?

Sicuramente farebbero comodo all'Inter, così come alla Juventus, afflitta dal mal di gol dopo la partenza di Cristiano Ronaldo, che evidentemente non era il problema dei bianconeri. Anche in chiave nazionale, sono due giovani molto interessanti e hanno la fortuna di potersi affermare in un contesto giusto come quello del Sassuolo. Marotta insegna che sul mercato vince chi arriva primo. Bisogna vedere cosa vogliano fare i neroverdi: basti vedere quanto accaduto con Locatelli, corteggiato per ben due anni dalla Juventus. Il Sassuolo è una società modello: vero che non si trova in un contesto metropolitano, ma sa valorizzare i giocatori, ha i bilanci a posto, possiede lo stadio, ha inaugurato un centro sportivo di livello europeo. E' una società che sa farsi pagare a prezzi elevati i suoi gioielli.

Parlando di Inter, i nerazzurri sono tornati in testa alla classifica. Considerato quanto accaduto in estate, si aspettava un ritorno in vetta così presto? E' d'accordo nell'affermare che Inzaghi stia facendo un capolavoro?

Per essere sincero, mi aspettavo che Inzaghi avesse subito successo a Milano e per una ragione molto semplice: questo è un ragazzo che nel quinquennio laziale ha maturato una grande esperienza nella gestione del gruppo e nei rapporti con i giocatori, sia i titolari sia quelli che giocavano meno. Mi piace molto la sua idea di calcio. L'altro giorno in radio ho parlato con Marco Tronchetti Provera e mi ha colpito una sua affermazione: 'Erano 10 anni che non mi divertivo così nel veder giocare l'Inter'. Ed è così: Inzaghi ha valorizzato al massimo le individualità a disposizione, inserendole in un contesto di gioco collettivo. La mentalità dell'Inter di giocare all'attacco indipendentemente dall'avversario la porterà lontano. Puoi vincere o perdere, ma quando hai un impianto di gioco così... Poi, se hai giocatori del valore di Barella diventa tutto più semplice. Si è consacrato ai massimi livelli in campo internazionale e qualche volta gli si può anche concedere di giocare da 7 invece che da 8, soprattutto considerato quanto corre e il tipo di ruolo che fa. Il mercato, inoltre, è stato condotto alla grande da Marotta e Ausilio, che si sono visti partire Hakimi e Lukaku ob torto collo. A inizio stagione, quando vedevo molti storcere il naso per le prestazioni di Dumfries, rispondevo: 'Diamo tempo a chi arriva nel nostro Paese, cambiando tutto, dalle abitudini alla lingua'. Non ho dubbi che Dumfries risolverà il problema della lingua in tempi brevi. De Ligt, per esempio, appena arrivato alla Juventus si è iscritto a un corso di italiano. Questo per testimoniare l'estrema professionalità dei calciatori olandesi.

In Champions League agli ottavi di finale l'Inter se la vedrà con il Liverpool. Sfida impossibile?

L'Inter con il Liverpool se la gioca. Non sta scritto da nessuna parte che i Reds debbano per forza eliminare l'Inter. La condizione dei nerazzurri a febbraio sarà ancora migliore. Dunque, secondo me sarà una sfida apertissima. Abbiamo avuto anche il precedente dell'Atalanta. Che il Liverpool sia una squadra fantastica lo sappiamo, con Klopp che è un direttore d'orchestra fantastico, anche a proposito di lancio di giovani talenti. Ma l'Inter se la giocherà di sicuro, perché starà sempre meglio e perché ha trovato in Inzaghi la chiave di volta per esaltare il collettivo. E' l'idea di gioco di Inzaghi che vince.

Cosa serve a questa squadra per ridurre il gap con le più grandi d'Europa?

L'Inter è scesa in campo consapevole di essere già qualificata. Poi, tanto più i nerazzurri continueranno a giocare queste partite a livello internazionale, tanto più migliorerà. La famosa esperienza internazionale non è un modo di dire. L'Atalanta, per esempio, è cresciuta nel corso del tempo sfidando Ajax, City, Liverpool, Villarreal, United. Ha imparato come si gioca in Europa. Naturale che il Liverpool possa apparire favorito, ma è altrettanto vero che questa Inter ha, a mio avviso, tutto il tempo per reggere il confronto.

Quanto c'è di Conte in questa Inter, soprattutto nella mentalità?

Molto. Il merito di Inzaghi è stato proseguire nel solco lanciato da Conte. A me ha colpito molto un'affermazione delle scorse settimane di John Terry: 'Non sono mai stato così bene come con Conte'. Sappiamo benissimo quale sia la capacità dell'allenatore leccese di inculcare mentalità vincente ai propri giocatori. Le sue squadre vanno sempre in campo per imporsi. La corsa più importante che Conte ha lasciato all'Inter è la consapevolezza della propria forza. Barella, in calce alla vittoria dello scudetto, disse: 'Ora tutti sanno quanto siamo forti'. Questa è la consapevolezza trasmessa da Conte, che è un martello pneumatico.

tutte le notizie di