E' iniziata la settimana che ci porterà diritti a Inter-Juventus, derby d'Italia destinato ad avere un risalto ancora maggiore visto il disperato bisogno di punti di entrambe le squadre. I riflettori saranno tutti puntati sul rettangolo verde del Meazza, dove si consumeranno novanta minuti che potrebbero rivelarsi fatali per il destino delle due squadre. Per parlare del match, abbiamo intervistato - in esclusiva per Fcinter1908.it - il doppio ex Felipe Melo, ora in Brasile, ma sempre attento alle vicende del calcio italiano.
esclusive
ESCLUSIVA Melo: “Inter-Juve? 1-0, Icardi. Thohir capisce zero di calcio. Gabigol? Rischio Coutinho”
L'ex centrocampista nerazzurro ha parlato ai microfoni di Fcinter1908.it
Ciao Felipe, come va in Brasile?
"Sono felice al Palmeiras, è un club fondato da italiani e, visto che a me piace tanto l'Italia, mi trovo molto a mio agio. L'obiettivo è quello di vincere sempre, tutte le partite, anche qui".
Stai seguendo l'Inter?
"La seguo sempre. Credo che le manchi un po' di continuità: ha iniziato benissimo, facendo sognare anche lo scudetto, poi ha avuto un calo. E se non segna Icardi, non lo fa nessuno. La squadra dipende molto da lui".
Un po' come accadde alla tua Inter...
"Difficile dire cosa successe quell'anno. Iniziammo molto bene, nel girone di ritorno ci sono state delle difficoltà, ma siamo comunque riusciti a riportare la squadra in Europa. A dicembre eravamo i favoriti, potevamo vincere qualcosa di importante, stavamo sognando, poi c'è stato quel maledetto calo che ci ha fatto perdere tanti punti".
Arriverà in Champions League?
"Lo spero tanto. La Roma sta andando benissimo e dopo l'impresa con il Barcellona in Champions League ha il morale altissimo, poi c'è la Lazio che è incredibile, sta facendo una roba pazzesca. Per me non si aspettavano neanche loro di fare un campionato del genere. Credo per l'Inter sarà fondamentale il derby d'Italia: ci dirà dove può arrivare la squadra di Spalletti".
A proposito di Juventus: riuscirà a vincere lo scudetto?
"Non ho visto la partita con il Napoli perché ero in campo con il Palmeiras, ma so che la Juve può permettersi di perdere una partita senza crollare. E' ancora in testa al campionato ed è molto forte. Inter e Napoli non possono pensare che la Juventus sia morta, quest'anno non l'ho vista perdere due partite di seguito. Ha alcune partite difficili, ma anche quelle del Napoli non sono da sottovalutare. E' bello che il campionato sia ancora aperto, so che c'è entusiasmo in Italia".
Senti ancora Mancini?
"E' un fortissimo allenatore ed un carissimo amico, lo sento spesso. Spero tanto che possa arrivare sulla panchina dell'Italia come si dice, perché siamo tutti dispiaciuti per quello che è successo all'Italia e con lui si può ripartire. Non avrei mai immaginato un Mondiale senza gli azzurri, è una cosa che non deve capitare più".
Che idea ti sei fatto di Thohir e della proprietà cinese dell'Inter nei mesi trascorsi ad Appiano Gentile?
"Thohir non capisce niente di calcio, mentre i cinesi ho avuto poco tempo per conoscerli. L'Inter si deve basare su Zanetti, idolo storico del club, e sul direttore. Non credo che Thohir e i cinesi siano come Moratti, che mastica calcio e vive di questa passione. E' difficile così. Non so se i cinesi siano vicini alla squadra, noi a volte per parlare con il presidente ricorrevamo alle video conferenze, non era così vicino al club, aveva altri interessi da seguire così come Suning".
Come mai de Boer ha fallito all'Inter?
"Mi dispiace, ma di lui non voglio parlare".
Il tuo connazionale Gabigol tornerà a Milano per consacrarsi definitivamente?
"Per me è un giocatore importante, ma non è facile arrivare in una nuovo club come l'Inter, una big a livello mondiale. L'Inter deve sapere aspettare, perché rischia di ripetere quanto successo ad esempio con Coutinho, che in nerazzurro ha fatto così così e poi al Liverpool è diventato un fenomeno".
Chi vince sabato sera fra Inter e Juventus?
"Devo ringraziare tantissimo la Juventus e non posso dire che non è nel mio cuore perché ho una storia lì, ma sono interista da piccolo, dai tempi di Simeone e Veron che sono i miei idoli, e spero vincano i nerazzurri. Ricordo che quando ero a Milano abbiamo giocato due partite contro la Juventus e le abbiamo vinte entrambe, una 3-0 e l'altra 2-1. Se la squadra entra in campo concentrata, può vincere. Un risultato? Dico 1-0, con gol di Icardi".
© RIPRODUZIONE RISERVATA